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Chievo, le pagelle di CM: Giaccherini commovente, Stepinski sciagurato
Genoa-Chievo 2-0
Sorrentino 6: miracoleggia su Pandev dopo 10 minuti, poi si inchina a bomber Piatek e all’eterno macedone senza poter opporre resistenza.
Cacciatore 5: dovrebbe contenere le folate offensive di Lazovic ma viene puntualmente saltato ogni qualvolta il serbo parte sulla fascia.
Tomovic 5: affrontare Piatek in questo momento non sarebbe facile neppure per Beckenbauer e lui se ne accorge presto. Abbandona la barca alla deriva in avvio di ripresa per un dolore muscolare.
(dal 3’ st De Paoli 5,5: piazzato sull’esterno destro soffre meno dei compagni ma solo perché da quella parte i genoani non affondano più di tanto).
Rossettini 6: il meno peggio della retroguardia veneta. Prova inutilmente a tenere in piedi la barcollante baracca di D’Anna.
Barba 5: inizia sulla fascia poi nella ripresa, con l’uscita di Tomovic, si sposta al centro. In entrambi i casi non è mai troppo sicuro. Nel finale Radu gli nega il gol che poteva riaprire l’incontro.
N. Rigoni 4,5: balla come tutto il centrocampo del Chievo. Mai un'accelerazione, un'incursione, un passaggio filtrante. Anonimo.
Radovanovic 5: dovrebbe essere il faro del gioco gialloblù ma viene costantemente oscurato dalla ragnatela genoana.
Hetemaj 4,5: i genoani gli passano vicini da tutte le parti senza che lui riesca mai a contrastarli. Spaesato al limite del deleterio) (dal 10' st Birsa 5: D'Anna lo getta dentro sul 2-0 per dare più sostanza in avanti. Ma lo sloveno non dà segno della sua presenza in campo).
Leris 4,5: la mossa a sorpresa di D’Anna si fa vedere solo per il giallo che rimedia dopo tre minuti e per un tiro sporco smanacciato da Radu.
(dal 34' st Pellissier SV: un quarto d'ora abbondante, recupero compreso, senza praticamente toccare palla).
Giaccherini 6,5: l’unico clivense in grado di mettere in crisi la retroguardia rossoblù con le sue iniziative. Mette quasi tenerezza per lo spirito con cui prova a disegnare calcio nel deserto che lo circonda.
Stepinski 4: perde nettamente il duello ravvicinato con il connazionale Piatek del quale appare la copia negativa soprattutto quando solo davanti a Radu spedisce per due volta di testa la palla in tribuna
All. L. D’Anna 5: fa quel che può con il magro materiale che ha a disposizione. Ad aggravare la sua posizione ci si mettono una serie di infortuni che lo costringono a stravolgere l'assetto tattico. Sfortuna ma non solo.