Chievo in guardia:|Il Parma medita rivincita
Dubbi e certezze. Mimmo Di Carlo mescola tutto e prepara il nuovo Chievo, in questa vigilia speciale. «Parma è passato» dice lui alzando le spalle. Parma è passato, certo, ma il Parma è anche il presente e non ha per niente la faccia allegra. Quattro pere alla prima, sarà stata anche la Juve, ma Colomba e i suoi sono parecchio avvelenati. Come sarà il Chievo? Forse, in versione mascherata. Forse a stelle e strisce. Perché come dice lui "le alternative proprio non mi mancano. Ma deciderò all'ultimo momento". La certezza è il modulo. I dubbi riguardano gli uomini da innestare in mediana. Contro un Parma arrabbiato, pungente e ispirato dalla fantasia di Giovinco servirà una contrapposizione forte. Di Carlo l'ha detto. "Testa alta e nessuna presunzione. Se pensiamo di essere ciò che non siamo, è l'inizio della fine". Ma non è così. Il Chievo contro il Novara si è portato a casa mezza vittoria. Mezza. "E proprio per questo- osservava ancora Di Carlo- c'è voglia di portare a casa da Parma un risultato di prestigio. Dovremo essere attenti, concentrati, convinti. Un Chievo di personalità reclama punti. E se li prende".
CRUZADO AI BOX. Poteva essere l'uomo della svolta. A lungo invocato, di sicuro avrebbe giocato. Il destino ha voluto diversamente. Rinaldo Cruzado non è stato nemmeno convocato per la partita di oggi. Colpito da una colica addominale nella notte tra giovedì e venerdì, il centrocampista peruviano non ha fatto in tempo a recuperare, e quindi è stato costretto a rimandare ancora una volta il suo debutto dal primo minuto. Con lui restano a casa anche Acerbi (problemi muscolari) e Luciano, quest'ultimo alle prese con un risentimento muscolare alla coscia destra. Ma è soprattutto l'assenza di Cruzado a mettere Di Carlo nelle condizioni di ridisegnare il settore di mezzo. CARTA BRADLEY. Ecco allora spuntare Bradley. Per lui una doppia possibilità. "È pronto- ha ammesso Di Carlo- presto lo vedrete in campo". Magari già oggi. O almeno, questa è la sensazione. Perché l'americano potrebbe essere schierato sia come interno di centrocampo, ma anche nel ruolo di trequartista dietro alle punte. Alla Pinzi, giusto per essere chiari. Stesso discorso vale per Sammarco. Gioca alle spalle del duo d'attacco, o viene 'abbassato' in mediana. Ipotesi. Ma che sembrano aderire molto alla realtà. Non si discute, invece, la presenza di Rigoni. Mentre a sinistra toccherà ancora una volta ad Hetemaj, salvo che Mimmo non voglia stupire con effetti speciali. Quindi dovrebbe toccare a Vacek star fuori. Non per demeriti (domenica ha fatto il suo), ma per un normale avvicendamento. Queste le premesse, tenendo conto che Mimmo nostro potrebbe anche rimescolare il mazzo all'ultimo istante. La notte, si sa, porta spesso consiglio. UNA POLTRONA PER DUE. Cambia qualcosa anche in difesa. Sardo, squalificato, verrà sostituito da Frey. In mezzo potrebbe uscire Morero, che contro il Novara non ha convinto fino in fondo. In ballottaggio finiscono Mandelli (favorito) e Andreolli. A sinistra c'è Jokic, anche se Dramè sta guadagnando terreno ad ampie falcate. E poi si arriva all'attacco. La logica dice che Thereau e Pellissier partiranno titolari. Il francese ha fatto benissimo all'esordio. Assist gol per Pellissier e gemma personale a metà primo tempo. Cosa chiedere di più? Pellissier non si tocca. Ma Paloschi, ex della gara, scalpita. E a volte, gli allenatori, tengono conto anche dell'aspetto motivazionale. Paloschi a Parma ha vissuto momenti molto belli. Ed è arrivato al Chievo per giocare. Pare, comunque, difficile pensare ad un'esclusione iniziale di Thereau. A meno che, ultima ipotesi, Di Carlo non pensi di "abbassare" Thereau sulla trequarti e lanciare Pellissier&Paloschi in attacco. Altro dubbio, vedremo che succederà. Di Carlo vuole cavalcare certezze. E soprattutto festeggiare il prima possibile la sua vittoria numero 100 da allenatore prof. A Parma sarebbe il massimo. Da ex non ha mai vinto. «A queste cose non penso» assicura. Pensa al Chievo, solo al Chievo, fortissimamente al Chievo. Come sarà?