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    Chievo, Di Carlo in conferenza: 'Rimanderemo la festa del Parma. Sul futuro..'

    Chievo, Di Carlo in conferenza: 'Rimanderemo la festa del Parma. Sul futuro..'

    Dopo la vittoria del suo Chievo per 2-1 sulla Lazio, Di Carlo guarda alla sfida contro il Parma con fiducia: "Cercheremo di rimandare la loro festa salvezza". Ecco le sue parole in conferenza stampa:

    POSITIVITA' - "Il successo contro una grande squadra ci ha dato positività portandoci fiducia nonostante la retrocessione: questa squadra non molla mai e rientriamo da Roma con qualche convinzione in più che sono i nostri giovaniche domani saranno chiamati ad un'ulteriore verifica sul campo.
    Retrocessione digerita? Siamo e saremo ancora arrabbiati ma è inulile tornare indietro. Ce la siamo giocata, siamo stati pesantemente penalizzati nel momento più importante della stagione e ci è mancato uno come Sergio Pellissier che poteva darci qualche cosa in più. Trovarsi già ultimi questa situazione non è stato facile ma nessuno ha mai mollato; abbiamo sempre giocato a testa alta con grande impegno da parte di tutti. Sappiamo bene che bisogna finire il campionato nel miglior modo possobile e con professionalità, rispettando la maglia e il presidente".

    LINEA VERDE - "Domani, e per il momento sarà così fino al termine della stagione, non ci saranno Rossettini, Tanasijevic, Burruchaga, Sorrentino, Giaccherini, Schelotto, Seculin e Djordjevic. Han dato tutto. Qualcuno ha fatto anche storia qui (Sorrentino) ma dal dopo Napoli ho deciso di dare spazio ai giovani e sono molto fiducioso per domani, faremo una grande partita e cercheremo di rimandare la festa del Parma alla prossima settimana, in casa loro così festeggiano meglio. Faremo una gran partita, concederemo qualche ripartenza ma dobbiamo fare noi la gara. Sappiamo che ai crociati servono tre punti ma noi guardiamo solo a noi stessi. Da qui alla fine del campionato dobbiamo fare più punti possibili".

    VIGNATO - "La convocazione in Nazionale (per lo stage di Mancini) è un motivo d'orgoglio per ogni allenatore. Se un giovane è bravo deve essergli data l'opportunità di giocare e in questo sono d'accordo con Mancini: i giovani portano freschezza e i vecchi portano esperienza ma alla base di tutto questo c'è una forte motivazioine che ognuni di noi deve avere. Vignato non deve avere troppa pressione, è un ragazzo intelligente all'inizio di un percorso, dovrà sbagliare ancora tanto ma le sue qualità non si escludono: è forte".

    SERIE B - "La B è un campionato di Serie A con meno qualità ma c'è più battaglia: se non si scende nella mentalità di Serie B non si vince anche se si è più forti. Bisogna giocare anche più sporco, bisogna avere un gioco ma tutto sta nell'approccio e nello spirito di adattamento. Troveremo stadi a volte molto più caldi di Serie A e ci sono giocatori che avranno fame di giocare contro il Chievo e ci metteranno il doppio della motivazione: se non ce la metti anche tu, non vinci. Vale anche se non sarò io l'allenatore".
     

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