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  • Chievo-Cesena:| Le voci dallo spogliatoio

    Chievo-Cesena:| Le voci dallo spogliatoio

    • Caterina Zattarin

    Il Cesena scivola su Moscardelli. Palla dentro di Hetemaj, l'attaccante del Chievo è perfetto nell'impatto. E la squadra di Mimmo Di Carlo porta a casa tre punti che valgono oro in chiave di salvezza. Mario Beretta inizia, invece, con una sconfitta. Ma è l'episodio a fare la differenza. In più i romagnoli sono rimasti in dieci a partire dal 55' per espulsione di Lauro, apparsa affrettata. La partita? Incolore e a tratti soporifera. Il Cesena difende bene, rischia zero e non concede nulla ai veronesi. Il Chievo muove poco la palla e non punge. Ne esce penalizzato il risultato. E il taccuino resta desolatamente vuoto. Primo tempo senza sussurri e con tanti sospiri. La ripresa vive su due episodi. Iaquinta al 72' ricama a centro area, Jokic 'buca' ma Comotto spara incredibilmente alto. Per il Chievo proteso in attacco dal primo secondo di gara sarebbe stata una beffa nella beffa. La partita si decide al 78'. Hetemaj lavora una buona palla sulla sinistra, taglia l'area con un cross radente e trova Moscardelli puntuale alla deviazione. Bianconeri all'inferno. Chievo sempre più vicino alla salvezza

    CHIEVO

    L'attaccante del Chievo, Davide Moscardelli: 'E' ancora presto per parlare di salvezza. Ci sono ancora punti da fare ma sicuramente quella di oggi è stata una bella vittoria, abbiamo ottenuto tre punti pesantissimi. Tutti abbiamo disputato una buona gara, sapevamo che sarebbe stata difficile ma eravamo anche consapevoli del fatto che potevamo tornare a vincere in casa. Fa sempre piacere giocare bene ma non è sempre facile, grazie o per colpa degli avversari che possono essere più o meno bravi. Adesso andiamo a Torino sereni, e poi... chissà'.

    CESENA

    L'attaccante del Cesena, Vincenzo Iaquinta: 'La situazione in classifica non ci permette di giocare tranquilli, anche se oggi la partita è stata equilibrata. Credo che abbiamo giocato una buona gara, e ci dispiace molto per il risultato. L'unica medicina adesso è lavorare, anche se sarà dura. Personalmente era da un anno che non giocavo, piano piano sto crescendo e presto raggiungerò la piena forma fisica. In serie A non è sempre facile fare a sportellate là davanti. Alla ripresa parleremo con il mister ed analizzeremo gli errori commessi, per cercare di fare meglio e riscattarci subito'.

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