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Chiesa, una partita da 60 milioni: se gioca così, la Juve è da scudetto
DA JUVE – Ha fatto a fette Theo Hernandez, quello che probabilmente è il miglior esterno sinistro del campionato italiano. Ha segnato due gol e colpito un palo che ancora trema a San Siro. Ha preso per mano la Juve in un momento di difficoltà, diventando l'uomo della partita nella partita (fin qui) più importante della stagione. Perché i tre punti di San Siro valgono davvero doppio, anzi triplo: tanti sono quelli guadagnati ovviamente sul Milan, ma anche su Inter e Napoli. E pur dovendo ancora guardare la classifica dal basso verso l'alto, se la Juve ora torna a fare paura a tutti è soprattutto grazie a lui. Perché a San Siro c'è stato un Cristiano Ronaldo normale, di sicuro non decisivo. Perché Paulo Dybala ha sfornato assist importanti, ma ispirati anche o soprattutto dallo stesso Chiesa e dal suo moto perpetuo. Perché mancava pure Alvaro Morata. Eppure là davanti ci ha pensato lui, diventando una volta ancora l'uomo in più della Juve. Uno che, giocando così, vale 60 milioni. E magari sembrano pure pochi. Poi c'è un dettaglio che forse dettaglio non è: partita dopo partita, spesso Chiesa ci mette la faccia, parla spesso e parla bene. Un segnale importante, di come forse con lui la Juve abbia trovato anche un elemento su cui ricostruire quel blocco azzurro, formato da giocatori che sanno cosa significhi indossare la maglia bianconera. Non solo uno da 60 milioni insomma, ma quello che sta dimostrando Chiesa è di essere uno da Juve. Mica poco, anzi tantissimo.