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    Chiesa: 'I processi ci hanno condizionato. Rosico per la Champions, il Milan la gioca ma è arrivato 5°. Allegri e lo scudetto...'

    Chiesa: 'I processi ci hanno condizionato. Rosico per la Champions, il Milan la gioca ma è arrivato 5°. Allegri e lo scudetto...'

    Lunghissima intervista concessa da Federico Chiesa a Tuttosport in cui parla a tutto tondo della sua stagione, della Juventus e dei progetti presenti e futuri del club bianconero e anche personali con quella parola 'scudetto' che Allegri non vuole pronunciare, ma che lui tiene lì nel cassetto. 
     
    FISICO - "Sto bene, anzi: sto benone. Il processo di recupero dall’infortunio è ormai alle spalle. Non voglio proprio più sentire la parola recupero: ora sono al meglio sia fisicamente che mentalmente" 
     
    RUOLO - "Quella semmai è una percezione che arriva dall’esterno. Io penso soltanto a lavorare sodo per migliorare ogni giorno, con fiducia nei confronti della scelta del mister di avanzarmi. E credo di essere partito bene in questa stagione..." 
     
    ALLEGRI RAPPORTO - "Non vado d'accordo con Allegri? Ma va’, io vado d’accordo con tutti! Il calcio moderno? È un’idea che comprende l’intenzione di pressare alto l’avversario, così come quella di essere più propositivi possibile con il pallone tra i piedi: tutto ciò che stiamo cercando di fare, insomma. Anche se poi c’è partita e partita: bisogna trovare gli equilibri corretti e maturare come collettivo per capire i momenti, perché questo è quello che contraddistingue le grandi squadre".

    MAGNANELLI - "Ha preso in tutto e per tutto il posto di Bianco, con cui abbiamo avuto meno tempo di lavorare perché lo scorso anno ogni tre giorni eravamo in campo. In questa stagione, invece, abbiamo più margine per provare e riprovare gli schemi nel corso della settimana: quando abbiamo avuto conferma dell’esclusione dalle coppe, l’intero piano d’allenamento è stato rimodulato". 
     
    SCUDETTO - "Veniamo da due anni di fila senza trofei: questo alla società non fa piacere e, probabilmente, influisce anche sulla percezione della squadra dall’esterno. Ma il nostro obiettivo è quello di entrare nella prossima Champions League, come già avevamo fatto lo scorso anno, quando il risultato ci è stato sottratto dopo che ce l’eravamo conquistato sul campo. Poi, per carità: vediamo dove saremo a marzo... a quel punto capiremo se potremo ambire a qualcosa in più!".
     
    I PROCESSI - "Con il pensiero, per quanto mi riguarda, che sarebbe stato più lineare affrontare il tema a fine stagione. A campionato in corso, invece, è stato davvero difficile da gestire: puoi anche aspettarti delle sanzioni, ma quando vedi nel concreto la classifica cambiare di colpo… Siamo scesi in campo dando sempre il massimo, fa ovviamente male assistere a un declassamento improvviso. E poi i punti tolti, ridati e di nuovo tolti: non è stato per nulla semplice da digerire". 
     
    COMBATTERE - "No, al contrario: è emersa una grande voglia di rivalsa. A volte, però, si è rivelato difficile anche riuscire ad esprimerla. Come accaduto ad Empoli, per esempio, quando siamo stati informati della penalizzazione a pochi minuti dall’ingresso in campo. Il mantra era diventato quello di provare a combattere contro tutto e tutti: gli avversari, ma anche tutti i fattori esterni. Oggi nessuno ne parla più in spogliatoio, né i giocatori né l’allenatore: finalmente abbiamo la testa davvero libera per pensare solamente al campo"
     
    LEADER - "Intanto abbiamo capitan Danilo, che è il più saggio di tutti. E poi elementi d’esperienza come Szczesny o come Rabiot che, a sua volta, dà tanti consigli tra le mura dello spogliatoio. Sono loro quelli che parlano di più, che comunicano con tutto il gruppo. Certo, io sono al quarto anno a Torino e, assieme a compagni come Vlahovic e come Milik, che viene molto ascoltato, cerchiamo di dire la nostra e di fare più possibile gruppo" 
     
    VLAHOVIC - "Eravamo già grandi amici a Firenze, fin da quando lui era ancora in Primavera, per cui è stato molto bello ritrovarlo in bianconero. E insieme, lì davanti, siamo anche partiti piuttosto bene. Tranquilli: Dusan sta molto bene!" 
     
    ROSICO PER LA CHAMPIONS - "Eh... le guardo, le guardo (sorride, fa una pausa, si guarda attorno, ndr). E rosico pure un po’, ma soltanto perché quel palcoscenico l’avevamo meritato e ci è stato sottratto. Il Milan è arrivato quinto e ora disputa la Champions soltanto perché a noi è stata tolta..." 
     
    PRESSIONE - "Se mi piace? Sono venuto a Torino apposta!". 
     
     MERCATO - "L’unica voce che ho sentito in estate, ad essere sincero, è stata proprio quella del direttore Giuntoli, con cui abbiamo concordato come la priorità fosse preparare al meglio la nuova stagione. L’inglese, tutt’al più, mi aiuta per comunicare in maniera fluida con McKennie e Weah all’interno dello spogliatoio!" 
     

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