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    Chiesa, dal sì alla Juve al ciclone Commisso: è tutto da rifare, l'Inter fa sul serio ma Paratici non molla

    Chiesa, dal sì alla Juve al ciclone Commisso: è tutto da rifare, l'Inter fa sul serio ma Paratici non molla

    • Nicola Balice
    La scorsa estate Federico Chiesa era una priorità del mercato bianconero. Un obiettivo concreto, molto vicino alla Juve, a tratti vicinissimo. Poi i bianconeri hanno avuto qualche problema di troppo nello sbloccare trattative in uscita, in alcuni casi anche per loro fortuna guardando alla stagione di Paulo Dybala per esempio. Poi, soprattutto, sulla Fiorentina è piombato il ciclone Rocco Commisso. Che ha da subito dichiarato, ribadendolo in ogni occasione, che Chiesa non sarebbe stato venduto, men che meno alla Juve. Detto, fatto. La parola del presidente viola è stata mantenuta. E ora?

    LA SITUAZIONE – Ora è in corso una partita completamente diversa rispetto a prima. Nell'ultima sessione estiva Chiesa aveva scelto: voleva la Juve, aveva detto sì non solo al ricco quadriennale da 5 milioni netti a stagione più bonus, ma soprattutto a un progetto come quello bianconero. Una volta eretto il muro da Commisso, però, c'è stato il tempo di sparigliare le carte, permettendo alle rivali di tornare in corsa, non solo in Europa ma anche in Italia, con l'Inter più che mai determinata a vincere questo derby d'Italia.

    LA JUVE - Perché di derby d'Italia si può ancora parlare, nonostante in questa stagione i piani tattici di Sarri solo a tratti sembravano poter fare spazio a un talento con le caratteristiche di Chiesa. La Juve non lo molla di certo, per quanto nel frattempo sia stato acquistato Dejan Kulusevski e per quanto ora possa non essere più una priorità, ogni valutazione è attualmente condizionata da tutto ciò che accadrà da qua a fine stagione. Con la consapevolezza che la richiesta di Commisso non sarà paragonabile all'ipotesi di investimento di un anno fa, quando Chiesa sembrava potesse diventare bianconero per 50 milioni o poco più: ora il prezzo è fissato almeno a quota 70. Tutto da rifare insomma. E tutto può accadere. Con la Juve pronta a giocare la propria partita, completamente diversa da quella della scorsa estate.

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