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    Chiellini: 'Juve, che mercato! Ora dobbiamo continuare a scrivere la storia'

    Chiellini: 'Juve, che mercato! Ora dobbiamo continuare a scrivere la storia'

    Primo giorno di lavoro a ranghi quasi completi per la Juventus che, in attesa di Khedira ed Evra (e di capire cosa succederà con Pogba), si è ritrovata a Vinovo dopo la tournée in Australia e Asia. Ad attendere il gruppo di Massimiliano Allegri anche i nuovi acquisti Pjaca, Dani Alves e Higuain, oltre ai nazionali impegnati a Euro 2016. Tra questi anche Giorgio Chiellini, che ha parlato a JTV: "Ripartiamo dalla vittoria dello scudetto e della Coppa Italia. Abbiamo un gruppo che ha voglia di continuare a vincere, fare bene e scrivere la storia. Siamo contenti di essere un reparto forte, ma credo che quest'anno ci sia ancora più entusiasmo degli ultimi anni. La società sul mercato ci ha dato una grande spinta e ha voluto rivitalizzare un gruppo che ha vinto tanto, quasi tutto. Le mosse di quest'estate secondo me sono servite molto su questo piano, per dare nuovo entusiasmo a tutti e al gruppo storico in primis".

    SGUARDO AL PASSATO - Chiellini non si dimentica però da dove arriva questa squadra, dai due settimi posti pre-quinquennio: "Credo che i due anni di settimi posti siano stati veramente difficili da digerire, molto più della Serie B, che è stato un anno di purgatorio, ma quei due settimi posti sono stati anni bui, è stato difficile anche per noi tirarci su. Sembra un incubo, adesso invece è un sogno, ma sta a noi far continuare questo sogno il più a lungo possibile. Quest'anno abbiamo ancora più responsabilità dopo una campagna acquisti del genere. Molti tifosi si aspetteranno che vinciamo tutte le partite 3-0 o 4-0, ma noi sappiamo benissimo che non sarà così. Il segreto dei nostri successi è stato il lavoro quotidiano, l'umiltà e la passione, tutte cose che ci serviranno ancora. Non dovremo mai perdere di vista le nostre doti morali che ci hanno portato a certi risultati. Anche in Champions vivremo partita dopo partita, senza pensare di avere l'obbligo di arrivare in semifinale o chissà dove".

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