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    Chiamatela Inter 2-0, la difesa è tornata! Ora un giorno di riposo in più, Conte se ne accorgerà?

    Chiamatela Inter 2-0, la difesa è tornata! Ora un giorno di riposo in più, Conte se ne accorgerà?

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Chiamatela Inter 2-0, perché dopo il 2-0 al Napoli e all’Atalanta vince 2-0 anche contro il Getafe. E così, in attesa di conoscere con certezza il suo futuro, Conte sa che il suo presente è ancora in Germania dove lunedì, a Dusseldorf, Handanovic e compagni probabilmente affronteranno nei quarti di Europa League il Bayer Leverkusen, in campo domani sera contro i Rangers dopo il 3-1 dell’andata. Giusto così, anche se l’Inter soffre all’inizio e dopo avere sbloccato lo 0-0 con un gran gol di Lukaku rischia di essere raggiunta nella ripresa quando Molina sbaglia il rigore del possibile 1-1. Potrebbe bastare così ma Eriksen, appena entrato, firma il rassicurante 2-0, regalando un’altra buona notizia che si aggiunge alla certezza della ritrovata solidità della difesa, imbattuta per la quinta partita consecutiva.
       
    NIENTE TURNOVER
     - Squadra che vince non si cambia e allora Conte conferma gli stessi undici che sabato scorso hanno battuto 2-0 l’Atalanta con i gol di D’Ambrosio e Young nel giro di appena 20’, prima della girandola di cambi nella ripresa. Stavolta, però, l’avvio è una sofferenza per i nerazzurri, salvati subito dal solito grande Handanovic, che devia un colpo di testa ravvicinato di Maksimovic. Non è un lampo isolato, perché il Getafe aggredisce l’Inter chiudendola nella propria metà campo con un pressing esasperato che non concede spazi a Brozovic e compagni. E così soltanto dopo 7’ l’Inter riesce a superare, sia pure di poco e per poco, la linea di centrocampo. Il vivacissimo Cucurella, esterno sinistro del centrocampo degli spagnoli, mette in difficoltà il suo dirimpettaio D’Ambrosio e in seconda battuta Godin, confermato a destra nella consueta difesa a tre con De Vrij centrale e Bastoni a sinistra. 

    SVOLTA LUKAKU - Improvvisamente, però, approfittando di un errato passaggio degli avversari, dopo 25’ Lautaro vola verso la porta e impegna per la prima volta Soria, bravo come Handanovic a deviare. E’ il segnale che la partita è cambiata, perché subito dopo ci riprovano lo stesso Lautaro e D’Ambrosio, che però non riescono a sorprendere Soria. E dopo questi tentativi, al 33’ ecco la svolta propiziata da un lancio lungo di Bastoni che scavalca tutto il centrocampo e smarca Lukaku, bravo a controllare il pallone con la potenza del suo fisico tra Djené e Suarez e poi a infilarlo di sinistro alle spalle del portiere. Gol importantissimo per l’Inter e per lui, perché è il trentesimo in questa sua prima stagione nerazzurra.

    PRODEZZA D’AMBROSIO - Rinfrancata dal vantaggio, l’Inter incomincia la ripresa con la stessa personalità vista a Bergamo. Brozovic detta i tempi in mezzo al campo, mentre Barella e Gagliardini fanno gli incursori, liberando gli spazi per gli esterni D’Ambrosio e Young. E non è un caso che proprio D’Ambrosio, con una semirovesciata da grande attaccante, sfiori un gol spettacolare negatogli soltanto da un altro grande intervento di Soria, il migliore degli spagnoli. Come nel primo tempo, però, la squadra che soffre si sveglia e stavolta è il Getafe a cercare di ribellarsi alla superiorità dell’Inter. L’ingresso di Angel, un attaccante in più al posto di Maksimovic, offre più spinta e poco dopo è Mata di testa a costringere Handanovic al secondo grande intervento della serata. 

    VAR RIGORE -  E’ l’unico acuto di Mata, sostituito poco più tardi da Molina che si trova sui piedi il pallone dell’1-1, dopo una lunga sosta con il controllo al video dell’arbitrio Taylor, richiamato dal Var. In effetti il braccio di Godin è allargato e il rigore è inevitabile, ma stavolta non serve il pararigori Handanvic, perché Molina calcia fuori. Sanchez e poi Eriksen, rispettivamente al posto di Lautaro e Brozovic, sono le contromosse di Conte per alleggerire la pressione finale del Getafe. E mai come stavolta Eriksen dimostra la sua classe, firmando il gol del 2-0, nato da un altro lancio lungo di Bastoni per il danese, bravo prima ad allargare a destra per D’Ambrosio e poi, sul suo cross, a buttarsi sul pallone perso da Djenè, infilandolo alle spalle di Soria. Poi potrebbe segnare anche Sanchez, ma stavolta basta e avanza così per andare avanti in Europa. E tra l’altro con il vantaggio di avere un giorno di riposo in più rispetto ai prossimi avversari. Ma chissà se Conte se ne accorgerà.



    Inter-Getafe 2-0

    Assist: 33’ Bastoni

    Gol: 33’ Lukaku,  38’ s.t. Eriksen

    Inter: Handanovic; Godin, de Vrij, Bastoni; D’Ambrosio (dal 39’ s.t. Biraghi), Barella, Brozovic (dal 37’ s.t. Eriksen), Gagliardini, Young; Lukaku, Lautaro (dal 25’ s.t. Sanchez).

    Getafe: Soria; Olivera (44’ s.t. Portillo), Etxeita, Dakonam, Suarez; Nyom (dal 24’ s.t. Jason), Timor, Maksimovic (dall’11’ s.t. Angel Rodriguez ), Cucurella; Arambarri (44’ s.t. Hugo Duro); Mata (dal 24’ s.t. Molina).

    Ammoniti: Timor (G)

    Espulsi:

    Arbitro: Anthony Taylor.  

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