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Inter: Icardi c'è, Perisic non è un bidone
Anno nuovo, tradizioni vecchie. L’Inter vince a modo suo, con un gol pesantissimo che vale tre punti. Dopo la pausa natalizia arrivano ottime notizie per Roberto Mancini, la sua squadra rientra con la stessa cattiveria mostrata nel girone d’andata ed etichetta la sconfitta contro la Lazio come semplice incidente di percorso. Vittoria e primato consolidato anche grazie alle qualità di due uomini spesso criticati nel corso della stagione: Perisic e Icardi finiti nel mirino della critica per ragioni diverse: l’argentino spesso fuori dal gioco, il croato alla ricerca del giusto feeling con i propri compagni. Ma sotto l’albero di Natale arrivano i doni che Mancini aveva richiesto nella letterina
MAURO ICARDI TORNA COBRA - Il bomber argentino, probabilmente galvanizzato dalle parole del ct dell’Argentina, entra in campo con lo spirito giusto e i dialoghi con Mancini sono fitti e continui. Il numero 9 dell’Inter chiede e riceve consigli e cosa più importante, si fa trovare pronto quando serve. Lì, nel cuore dell’area di rigore, da sempre il luogo che più gli genera emozioni. Sta accadendo quanto già visto nel corso della passata stagione: Icardi incorre in qualche difficoltà all’inizio della stagione e come un diesel carbura nel tempo. L’ex Samp adesso è tornato a segnare con la continuità che Mancini gli chiede e adesso non sembra intenzionato a volersi fermare.
UN GIGANTE DA 20 MILIONI - L’altra menzione speciale è per Ivan Perisic. Il croato sembra finalmente essersi adattato ed inizia ad essere decisivo sia in attacco (vedi l’assist per Icardi) sia in difesa, dove fa sentire tutto il peso dei suoi 190 cm. Un gigante costato 20 milioni di euro e su cui spesso la critica si è accanita preventivamente. Mancini lo ha voluto con tutte le proprie forze e dopo il fisiologico periodo di adattamento, inizia a raccoglierne i frutti
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