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Morata, Ronaldo e Dybala, chi la passa troppo e chi non la passa: Juve, scoppia il 'caso' assist
I CASI – Non fa nomi Pirlo, sarebbe effettivamente troppo. Ma è semplice arrivare ai destinatari del suo messaggio. Anche andando per esclusione. Non può essere Morata il bersaglio, che anzi tra domenica e mercoledì ha cercato e servito Ronaldo anche quando forse avrebbe dovuto cercare la porta in prima persona. Cosa che ha fatto in occasione del 2-0, nonostante avrebbe potuto anche servire Weston McKennie, ma il bomber è bomber e quando segna ha sempre ragione. Forse ce l'aveva con Paulo Dybala, che già a Cesena aveva preferito in almeno un'occasione l'azione personale anziché servire Morata senza successo, si è ripetuto anche in Ungheria quando nell'azione che poi si è trasformata nel 4-0 non ha servito un meglio piazzato Ronaldo, a cui ha chiesto scusa, poi il gol cancella tutto ma la faccia del portoghese restava tutto un programma. Molto più probabilmente ce l'aveva proprio con CR7, che pur affinando l'intesa con Morata in alcuni momenti ha finito davvero per incaponirsi, in particolar modo sull'1-0 ha preferito tentare un diagonale da posizione quasi impossibile (quasi perché da lui sarebbe potuto arrivare anche il gol) piuttosto che regalare allo spagnolo solissimo a centro area un pallone solo da spingere in rete. Quella era la palla per chiudere la partita, a quello con ogni probabilità stava pensando Pirlo. A ragione. E forse il suo status da fuoriclasse può anche permettergli di riprendere sua maestà Ronaldo, pubblicamente. Non è assolutamente poco.