Sergio Conceiçao torna in Italia. A distanza di 20 anni esatti dalla sua ultima apparizione da calciatore, in Serie A, con la maglia della Lazio, il portoghese classe 1974 è il nuovo allenatore del Milan. Prende il posto del connazionale Paulo Fonseca, esonerato dal club rossonero al termine della partita pareggiata per 1-1 contro la Roma. Per Conceiçao senior, padre dell'attaccante della Juventus Francisco, si tratta del coronamento di una carriera iniziata nella stagione 2010/2011 come assistente al Paok Salonicco (dove aveva appena smesso di allenare) e poi allo Standard Liegi (in Belgio, dove vince una coppa nazionale), prima di iniziare il suo percorso in patria tra le fila dell'Olhanense, Academica de Coimbra, Sporting Braga e Vitoria Guimaraes. Nel 2016/2017 è protagonista della sua prima esperienza all'estero, da subentrante alla guida del Nantes, chiusa con un settimo posto in Ligue 1; rimane un'altra stagione in Francia, poi inizia la sua epopea al Porto.
Coi Dragoes, di cui aveva vestito già la maglia da giocatore, conquista dal 2017 al 2024 tre campionati portoghesi, 4 Coppe di Portogallo, una Coppa di Lega e 3 Supercoppe. La sua avventura si conclude con le dimissioni rassegnate la scorsa estate, a qualche giorno di distanza dall'annuncio del rinnovo del contratto in scadenza dal presidente uscente Pinto da Costa, che di lì a poco avrebbe ceduto il suo posto al nuovo numero uno del club André Villas-Boas. Prima che si materializzasse questa situazione, il nome di Sergio Conceiçao era stato già accostato insistentemente alla panchina del Milan prima che la scelta cadesse sul connazionale Paulo Fonseca, oltre ad essere stato oggetto di interesse di alcune formazioni di Premier League tra cui West Ham e Wolverhampton.
Nella sua esperienza lavorativa più significativa, al Porto, Sergio Conceiçao si è contraddistinto per princìpi di gioco molto chiari e ben definitivi. Il 4-4-2 e il 4-3-3 sono stati i sistemi di gioco adottati con maggiore frequenza, accompagnati da una ricerca del pressing offensivo e del recupero del pallone all'altezza della trequarti. Grande compattezza e attenzione alla fase difensiva, oltre alla leadership esercitata presso i suoi calciatori completano il suo profilo. Nel corso del suo percorso ha trovato il modo di valorizzare tantissimi calciatori, rivenduti successivamente dal Porto a prezzi molto importanti: tra questi spiccano Luis Diaz, Otavio, Vitinha, Fabio Vieira, Fabio Silva, Alex Telles, Eder Militao, André Silva e Ruben Neves.
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