1 - Mancino, cresce nelle giovanili del Nizza (sua città natale) ma viene lanciato tra i pro dal Le Havre. Si tratta di un centrocampista alto 1,95, nato in Francia da madre marocchina e padre americano. E che padre... 

2 - E' il figlio di Michael Ray Richardson, detto "Sugar", stella dei New York Knicks e dei New Jersey Nets a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta. "Mio padre non è uno specialista del calcio ma mi dà preziosi consigli per essere un atleta di alto livello in quanto tale, preparazione fisica, approccio mentale".

3 - "Ho sempre detto che se non avesse funzionato nel calcio, avrebbe funzionato nel basket!", ha dichiarato Amir, che ai tempi del Le Havre scherzava assicurando di essere il miglior cestista della Ligue 2. "Quando ero piccolo, mia madre voleva che praticassi uno sport all'aria aperta. Avevo 4 anni e a quell'età non si decide nulla. Voleva che prendessi una boccata d'aria fresca, ecco com'è andata. Mi ha messo con mio cugino a calcio ed è stata subito una bella partita. Mi è piaciuto", racconta parlando della nascita dell'amore per il calcio.


 

4 - Ha scelto il Marocco dopo aver fatto parte della Francia (suo paese di nascita) Under 20, influenzato, come da lui stesso ammesso, dal grande Mondiale 2022 disputato dai Leoni dell'Atlante. Ha subito vinto i Mondiali Under 23 a giugno dell'anno scorso, guadagnandosi la partecipazione alle Olimpiadi del 2024. 

5 - La Roma aveva parlato di lui con il suo agente prima di prendere Le Fée, sempre dello stesso procuratore. Adesso si sente pronto per l'Italia, dopo un'ottima Olimpiade disputata da titolare con anche un gol nella fase a gironi contro l'Iraq.