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  • Roma, torna il Lupetto sulla maglia: ecco la sua storia

    Roma, torna il Lupetto sulla maglia: ecco la sua storia

    • Alessandro Calà
    La Roma è pronta ad affrontare la prossima stagione con lo storico Lupetto sul cuore, la cui storia lunga quasi venti anni ha rappresentato una delle fasi più importanti del club giallorosso. Il logo fu disegnato nel 1978 dal designer Piero Gratton secondo le richieste della società che nel 1978 si apprestava ad affrontare un tour negli Stati Uniti in tempi in cui termini come marketing e brand ­identity non rientravano ancora nei costumi culturali delle società calcistiche italiane, basti pensare che la legislazione concedeva loghi e sponsor tecnici di dimensioni ridotte e nell'immaginario collettivo non esisteva l'idea di poter monetizzare tramite la vendita di prodotti in cui applicare lo stemma. Nell'ultimo anno di presidenza Anzalone, durante un'amichevole svolta negli States contro i New York Cosmos, la dirigenza notò come in America il merchandising fosse parte integrante dello spettacolo proposto, la vendita dei prodotti legati alla squadra rendeva gran parte dei profitti e permetteva ai tifosi di sentirsi parte della squadra in maniera fisica ancor più che ideologica, indossando maglie, cappelli e qualunque cosa dichiarasse la propria fede sportiva. Vista l'impossibilità di registrare la Lupa Capitolina come marchio societario il club decise di creare un nuovo logo e per questo ingaggiò Piero Gratton, noto responsabile della grafica alla Rai e che per conto della UEFA aveva già realizzato il progetto grafico del manifesto ufficiale per la finale di Coppa dei Campioni del maggio '77. Il lancio venne fatto nel 1978, alla fine di luglio, fu così che naque il "Lupetto" che fin da subito ebbe un gran successo. Gratton, che in seguito lavorò per i Campionati Europei del 1980 in Italia e creò anche il famoso "Galletto" del Bari, continuò a disegnare prodotti seguendo il progetto societario: abbonamenti, sciarpe, abbigliamento per bambini, biglietti da visita e ogni tipo di oggetto commercializzabile venne messo in vendita nei nuovi Roma shop ed andarono a ruba.

    DAGLI ANNI '80 AD OGGI - Dino Viola rilevò il club nel 1979 e nonostante le molte perplessità e i ripetuti tentativi di modificare il logo, per marcare il cambiamento di proprietà, lo stemma diventò un simbolo indissolubile dei successi degli anni '80 con Falcao, Bruno Conti e Di Bartolomei, tanto da convincerlo ad utilizzarlo per la finale di Coppa Campioni del 1984 contro il Liverpool. Il Lupetto rimase sulla maglia gallorossa per ben 19 stagioni, dal 1978-­79 fino al '97 quando il presidente Sensi tramite un accordo con i comune di Roma riuscì a sostituirlo con la Lupa Capitolina. Negli anni è stato più volte riutilizzato, circa 10 anni fa la Kappa usò il Lupetto per la terza maglia e nel 2012-­13 fu riproposto nella stagione in cui la Roma perse la finale di Coppa Italia contro i rivali della Lazio. La nuova dirigenza americana decise di mandare il Lupetto in "letargo" per circa tre anni fino alla prossima stagione in cui verrà riutilizzato per commemorare i 90 anni di storia del club romano. Secondo quanto annunciato dal club la divisa totalmente bianca simboleggia la romanità e la storia del club giallorosso in ogni suo dettaglio, il bianco rappresenta infatti il marmo presente in tutta la capitale e il Lupetto un periodo pieno di successi e ricordi nostalgici per i tifosi (1 campionato, 4 coppe italia e una finale di Coppa Campioni).

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