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Chi è Julio Velasco, il CT del volley che sogna l'oro olimpico femminile
Generazione di fenomeni – A metà anni ’80 è diventato famoso, vincendo quattro campionati italiani consecutivi al comando della Panini Modena. Poi l’avventura nella nazionale italiana di pallavolo maschile, di cui è stato commissario tecnico dal 1989 al 1996: sotto la sua gestione gli azzurri, fin lì ai margini del volley mondiale, nel corso degli anni ‘90 si affermarono tra le nazionali più forti di tutti i tempi, grazie ai successi della cosiddetta “generazione di fenomeni” (Bernardi, Giani, Tofoli, Gardina ecc ecc). Alla guida della nazionale azzurra Velasco ha vinto, tra l'altro, tre campionati d'Europa e due campionati del mondo.
Dirigente nel calcio - Velasco ha allenato in Italia, in Spagna, in Repubblica Ceca, in Iran, in Argentina e non ha mai smesso di stupire. Nel 1998 ha accettato anche la sfida nel mondo del calcio: chiamato dall'imprenditore Sergio Cragnotti, all'epoca presidente della Lazio, a ricoprire la carica di direttore generale del club. Nel 2000, dopo la fine anticipata dell'esperienza laziale, è transitato anche nell'Inter, sotto la presidenza di Massimo Moratti, come responsabile dell'area fisico-atletica del club.
Italvolley da medaglia – Egonu, ma non solo. Anche Sylla, Antropova, Orro e le altre. La Nazionale di pallavolo femminile, che non ha mai conquistato una medaglia alle Olimpiadi, a Parigi 2024 parte tra le favorite. Terza al mondiale 2022, quarta all’Europeo 2024, vincitrice della Nations League 2024. Un gruppo validissimo che dopo il criticatissimo CT Mazzanti, ora con Velasco punta davvero all’impresa. Le azzurre sono inserite nel terzo dei tre gironi olimpici: la pool C, con Turchia, Olanda, Repubblica Dominicana (con cui esordiranno il 28 luglio alle 9). Poi quarti, semifinale ed eventuale finale.