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Chi è Boniface, l'attaccante che piace alla Juve
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BATTUTA LA DEPRESSIONE - E pensare che da piccolo l'idea era quella di sfondare in un'altra posizione del campo. Prima del salto in Europa, al Bodo-Glimt, Boniface giocava da numero 10. Passava ore a guardare i video di Neymar, Santi Cazorla, Andres Iniesta e Hatem Ben Arfa per rubare i segreti del mestiere. Cresciuto dai nonni, con un'educazione militare (il nonno faceva parte dell'esercito), Boniface ha rischiato di abbandonare il calcio due volte, dopo un grave infortunio e dopo la morte della mamma. La depressione lo ha portato a perdere interesse per il pallone: "Non facevo altro che mangiare e bere. Alcol e Red Bull, ne ero quasi dipendente".
NIENTE PALESTRA - Con il tempo ha superato il doppio trauma, nell'ultimo anno è diventato uno degli attaccanti più interessanti del panorama europeo. La Germania sembra essere solo una tappa della sua carriera, all'orizzonte c'è la Serie A o la Premier League (il suo sogno è quello di vestire la maglia dell'Arsenal, del quale è tifoso). Con Xabi Alonso, al quale, il giorno della prima chiacchierata di persona, voleva chiedere una foto, sta diventando un attaccante totale. Ogni giorno lavora per diventare il migliore, ma non chiedetegli di passare troppe ore in palestra. "I mie muscoli sono un dono di Madre Natura - ha dichiarato in un'intervista a Het Nieuwsblad -. Non amo fare pesi, non voglio diventare letargico". Per ora ha avuto ragione lui.