Carlo Festa, firma de "Il Sole 24 ore", ai microfoni di Te la do io Tokyo (centro suono sport 101.5, Roma): "Spesso la riservatezza dei magnati come Feng, in operazioni come queste, è cosa usuale. Non vogliono mai avere troppa eco sui giornali. L'unica operazione in Europa di questo gruppo cinese è stata quella della catena di hotel e non è trapelata notizia se non ad affare chiuso. A maggior ragione per quanto riguarda l'operazione Roma, visto che sarà un impegno personale di Chen Feng, la discrezione è un punto fermo e per questo è rimasto preoccupato e stupito dal clamore mediatico. Doveva venire in Italia ed ha per annullato il viaggio. Per quanto riguarda i tempi: la trattativa ristagna e bisogna capire se ci sia o meno il gradimento degli americani, perché dal punto di vista azionario è Pallotta che comanda. Probabilmente non è stato raggiunto ancora un incontro per la governance tra l'americano e Feng. Conoscendo un po' i movimenti dei gruppi cinesi in Europa, a differenza degli sceicchi arabi o dei russi, loro si muovono con una mentalità di business. Feng che entra nella Roma va visto in una prospettiva di business parallelo che potrà aprire in Italia, per lo sviluppo anche della sua catena di alberghi ed è quindi possibile che almeno per ora lui possa rimanere un socio di minoranza".