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Chelsea, Conte: 'Ecco perché la Premier è equilibrata'
"Abbiamo cominciato la stagione con un altro modulo perché pensavo di giocare col 4-2-4, poi siamo passati al 4-3-3 e abbiamo giocato anche col 4-2-3-1 che si era visto lo scorso anno. Ma in alcune occasioni mi sono accorto che non avevamo il giusto equilibrio, subivamo più gol degli avversari e concedevamo anche troppe occasioni, il che non è mai una buona cosa. Per questo siamo passati al 3-4-3 che penso sia più adatto alla nostra squadra anche perché abbiamo gli attaccanti adatti per questo gioco. Pensavo che saremmo migliorati sia offensivamente che difensivamente e in effetti abbiamo segnato tanti gol e creato un numero di occasioni maggiore pur mantenendo la porta inviolata per cui ritengo sia la strada giusta. Durante il ritiro ho preferito lavorare sui concetti, sui principi, ma ho sempre saputo che questa squadra poteva giocare col 3-4-3, nella mia testa c'era questa possibilità. Conoscevo le caratteristiche dei giocatori e per questa ragione, quando ho parlato col club e abbiamo programmato la stagione, era un'alternativa al 4-2-4".
"Di sicuro in questi mesi siamo cresciuti, abbiamo lavorato molto su questo nuovo modulo e devo ringraziare i miei giocatori, perché hanno avuto la giusta concentrazione, il giusto atteggiamento, la giusta voglia di allenarsi più di prima e ora è più facile rispetto a un mese fa. Ma sappiamo che possiamo migliorare tanto in diversi aspetti, come la pressione sui portatori di palla o l'essere più compatti".
"Penso che in Inghilterra qualcosa stia cambiando perché ci sono diversi allenatori da diversi Paesi che stanno portando nuove differenti idee e nuovi metodi, nuove filosofie di gioco e penso che sia un'ottima cosa per la Premier. Moses e Marcos Alonso? Penso che un allenatore debba migliorare i suoi giocatori, è importante lavorare con la squadra ma anche individualmente per tirare fuori il talento dei giocatori, migliorare i punti deboli e diventare più forti. Al Chelsea abbiamo tanto talento e sono felice di vedere da parte dei ragazzi una grande voglia di migliorare e di giocare per la squadra perché se vuoi vincere qualcosa di importante, è importante essere squadra".