Che Juve l'altra Juve
Buffon; Lichtsteiner, Barzagli, Ogbonna, Caceres; Pogba, Pirlo, Asamoah; Coman; Tevez, Llorente. Niente male, no? Una formazione ricca di leader e campioni, con appena qualche cambio rispetto ad un ipotetico undici tipo. Nomi e uomini che, proprio perché fuori dal campo per vari motivi, possono dare un'ulteriore dimostrazione di quanto la serata di Firenze possa essere considerata un autentico capolavoro di Max Allegri e della Juve tutta. E che può far capire anche quanto la debacle della gara d'andata sia stata figlia di una serata storta in termini di approccio alla gara, ancor più che una mera questione di uomini gettati nella mischia: un passo falso che in un cammino lungo, faticoso e vincente come quello di questa stagione, ci sta. Specialmente se una caduta del genere può servire per rialzarsi più forte, consapevole, più affamata di prima.
N.B.