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Che fine ha fatto? 'Oba Oba' Martins, dal derby di Champions con l'Inter alla lotta al razzismo
IL FRATELLO DI OLISEH, LA REGGIANA CON MAKINWA E L'INTER - L'attaccante tascabile famoso per le proverbiali velocità ed elevazione, 135 presenze e 49 reti con la maglia dell'Inter tra il 2001 e il 2006, non voleva saperne di appendere le scarpette al chiodo: nato a Lagos, inizia a giocare nell'Ebedei, squadra di Ijebu-Ode che funge da vivaio per i danesi del Midtjylland, dove l'allenatore è Churchill Oliseh, fratello di Sunday, ex centrocampista tra le altre di Ajax, Juventus e Borussia Dortmund, ma portato in Italia dalla Reggiana. Il tecnico lo segnala proprio alla squadra emiliana, che lo preleva assieme al compagno e connazionale Stephen Makinwa. A 16 anni, basta una stagione con la maglia degli amaranto e il debutto in Serie C tra i professionisti per attirare su di sè le mire dell'Inter, che lo acquista per farlo giocare nella Primavera nerazzurra, rapita dalla sua velocità.
PRIMAVERA DA URLO, IL GOL AL MILAN IN CHAMPIONS E CALCIOPOLI - A Milano Martins fa la differenza, sin da subito: con compagni come Cordaz, Pasquale e Pandev, vince un Torneo di Viareggio e il Campionato Primavera. L'allenatore della prima squadra, Hector Cuper, inizia a convocarlo in pianta stabile per farlo giocare di fianco a compagni del calibro di Vieri e Recoba, quando il nigeriano ha da poco compiuto 18 anni. Pian piano Oba Oba si conquista un posto da titolare in pianta stabile, rivelandosi decisivo in più di un'occasione: entrano nella storia le sue reti realizzate contro la Juve in campionato e contro il Milan nel ritorno della semifinale di Champions League del 2003, purtroppo per i tifosi nerazzurri inutile ai fini della conquista della finale poi vinta dai rossoneri proprio contro la Vecchia Signora a Manchester. Con la maglia dell'Inter però vince da protagonista la Coppa Italia 2004-05, realizzando 6 gol, bissando il trionfo nella stagione seguente, quando si aggiudica anche lo scudetto in seguito ai fatti di Calciopoli.
IL CASO ETA' IN NIGERIA, L'EREDITA' DI SHEARER E QUEL GOL COL BIRMINGHAM... - Come spesso accade però, a un inizio dalle grandi aspettative, non corrisponde un prosieguo di tale portata: Martins perde via via il posto in nerazzurro e finisce al centro di un caso mediatico poiché la Federazione nigeriana gli attribuì erroneamente 27 anni in luogo degli effettivi 22. Proprio a quell'età sceglie di lasciare l'Italia per diventare l'attaccante del Newcastle, dove eredita la maglia numero 9 di Alan Shearer: tre stagioni da protagonista in Inghilterra, prima di iniziare un lungo pellegrinaggio che lo porta in Germania nel Wolfsburg, in Russia nel Rubin Kazan, di nuovo in Inghilterra nel Birmingham City e in Spagna nel Levante: Martins cambia nazione ma non smette mai di segnare e di fare capriole. con il Birmingham segna solo due volte, ma realizza la rete che permette di battere l'Arsenal e conquistare la Carling Cup, secondo titolo nella storia del club inglese 48 anni dopo.
IL RE DEI TRE CONTINENTI - Finita qui? Macché, Oba Oba accetta la corte dei Seattle Sounders, squadra della Major League Soccer: nella seconda annata negli USA realizza la bellezza di 17 gol e 13 assist, che gli valgono la candidatura al premio di miglior giocatore della stagione. Dopo Africa, Europa e Stati Uniti, è il turno dell'Asia: a 32 anni compiuti passa allo Shanghai Shenhua, dove riesce a vincere una coppa nazionale. Con la maglia della Nigeria è invece decisivo nella conquista del bronzo nelle Coppe d'Africa 2006 e 2010, prima di lasciarla prematuramente per alcuni dissidi con i compagni.
MARTINS OGGI: LA CORTE DEL PESCARA E... - Ma oggi, Martins che fine ha fatto? Da sempre sensibile al tema del razzismo, ha fondato un'associazione con il proprio nome, che aiuta i profughi nigeriani in Italia. Un uomo che non ha mai dimenticato le proprie origini.
@AleDigio89