Che fine ha fatto? Mangia, 'il nuovo Sacchi' dall'Under 21 e il Palermo di Zamparini a eroe di Malta
DA PORTIERE AD AVVOCATO E ALLENATORE COL MODELLO SACCHI - Eppure gli esordi erano stati quasi da sogno. Dopo il passato da portiere limitato alle giovanili di Cernusco ed Enotria 1908, storica società milanese di galassia Inter, il giovane Mangia lascia l'attività a soli 20 anni per laurearsi in giurisprudenza ma soprattutto iniziare ad allenare, su consiglio di Riccardo Guffanti, e organizzare tornei sportivi. Il suo metodo è dall'inizio ben chiaro: utilizza il 4-4-2 di stampo sacchiano in modo dinamico, le caratteristiche principali del suo gioco sono possesso palla, fraseggio corto, palla quasi sempre bassa e squadra molto corta.
IL MIRACOLO VARESE - L'Enotria è il trampolino di lancio, da cui il giovane allenatore inizia a fare sul serio: Voghera, Meda, Fiorenzuola, Varedo e Varese, sempre nelle giovanili, sempre con ottimi risultati. Tanto che i biancorossi gli affidano anche la panchina della prima squadra, facendolo debuttare tra i professionisti a soli trent'anni: in Lombardia resta per tre stagioni, portando la squadra dall'Eccellenza alla Serie C2 e salvandola senza particolari patemi.
NEL PALERMO DI ZAMPARINI AL POSTO DI PIOLI - La carriera di Mangia inizia a lievitare: prima la Tritium in D, poi l'Ivrea e la Valenzana, prima di tornare a Varese, dove guida la Primavera, ricreata dopo 25 anni, arrivando in finale del campionato di categoria dove è sconfitto dalla Roma solo ai supplementari. Il direttore sportivo dei lombardi, Sean Sogliano, non ha dubbi e lo porta con sè a Palermo da allenatore della Primavera. Ma nel club di Zamparini diventa presto il tecnico della prima squadra, al posto dell'esonerato Stefano Pioli, divenendo il più giovane allenatore della Serie A di quell'anno. L'esordio è da paura, con uno spettacolare 4-3 rifilato all'Inter e la famosa "gag del panettone", ma ben presto la luna di miele col vulcanico presidente friulano termina e viene esonerato. passando ad allenare la Nazionale Under 21.
LA FINALE DELL'EUROPEO UNDER 21 E LA DISCESA - Anche con gli Azzurrini dimostra tutto il suo valore, arrivando fino alla finale dell'Europeo Under 21 del 2013, persa solo contro la Spagna dei mostri sacri: finisce 4-2 per i vari De Gea, Koke, Alcantara, Isco e Morata, ma l'Italia scopre talenti come Florenzi, Verratti, Insigne e Immobile. Da quel momento in poi però, quando sembrava finalmente poter spiccare il balzo decisivo, Mangia si ferma: prima i playoff con lo Spezia in Serie B, poi i fallimenti a Bari e Ascoli, dal quale si dimette per misteriosi motivi di salute.
LA ROMANIA, IL MILAN IN EUROPA LEAGUE E L'EROE DI MALTA - Il tecnico si ferma per un anno e sceglie di ripartire dall'estero, fIrmando con i rumeni dell'Universitatea Craiova: i successi ricominciano, con la vittoria della Coppa di Romania e l'uscita dall'Europa League solo per mano del Milan. Dopo due stagioni, sceglie di tornare nel ruolo di commissario tecnico, firmando con la nazionale di Malta: per il momento l'impresa del turno di qualificazione ai Mondiali è sua, dato che gli isolani non segnavano due gol dal 5 settembre 2001 contro la Repubblica Ceca, prima del'ottimo pareggio per 2-2 di ieri sera contro la Slovacchia di Skriniar. L'obiettivo è ben figurare, per tornare presto in Italia: per aspera ad astra, come gli eroi moderni.
@AleDigio89