Che fine ha fatto? La dinastia Lazetic, di zio in nipote: da Lazio e Toro a crack del Milan con Ibra idolo e imprenditore
LA DIFFERENZA TRA ME E TE - Nikola, centrocampista di lotta e di governo, era nato in Kosovo, come il fratello Zarko, anche lui ex calciatore e padre di Marko, che invece è nato a Belgrado ed è cresciuto nella Stella Rossa, allenata da Stankovic e acerrima rivale del Partizan, in cui invece è sbocciato il futuro juventino Dusan Vlahovic. In comune gli inizi in patria, ma mentre per Marko sono suonate subito le sirene del mercato, tanto da trascinarlo a Milano ad appena 18 anni, per Nikola il trasferimento è arrivato dopo diversi anni in patria, prima di affermarsi in Turchia, nel Fenerbahce, in segito ad alcune controversie in Serbia.
LA 'TIGRE' ARKAN E IL BAGAGLIAIO DELLA MACCHINA - All'epoca infatti il suo trasferimento all'Obilic Belgrado, squadra della "Tigre" Arkan, fu molto controverso: si narra che fu portato controvoglia a firmare per il club e chiuso nel bagagliaio di una macchina, tanto che nel 2011 la vedova di Arkan è stata condannata per i fatti legati al suo trasferimento.
NIKOLA OGGI - In Italia una discreta carriera, con oltre 160 presenze fra Serie A, B e altre competizioni fra il 2003 e il 2008 e 3 gol, al termine della quale ha lasciato il mondo del calcio entrando nel business dell'edilizia e diventando imprenditore. Con un nipote d'arte, che può continuare a nobilitarne il cognome: anzi, a renderlo immortale nella Milano rossonera.
@AleDigio89