Che fine ha fatto? Josè Mari, l'ultima scoperta di Sacchi: da flop nel Milan a bodybuilder oliato e tatuato
FAVILLE NELL'ATLETICO MADRID E LA SCOPERTA DI SACCHI - Nato a Siviglia nel 1978, cresce proprio nella seconda squadra degli andalusi, debuttando nella Liga a soli 18 anni: seconda punta di grande velocità e doti tecniche, si consacra nell'Atletico Madrid, dopo la retrocessione del club del suo cuore. E' Arrigo Sacchi a lanciarlo in maniera definitiva, cambiandogli ruolo e avanzandolo a prima punta: tra il 1997 e il 1999 segna con grande continuità, tanto che ad appena 21 anni viene acquistato dal club italiano più forte di allora e disputa da protagonista le Olimpiadi con la Nazionale Under 21 iberica, vincendo l'argento.
IL FLOP AL MILAN - Il Milan di Silvio Berlusconi lo nota e lo rileva, pronto per l'ennesima grande scoperta di mercato della storia del Diavolo: in rossonero però, dopo un inizio che lascia intravedere grandi cose, con uno splendido gol realizzato contro la Roma e la coppia d'attacco accanto al connazionale ed amico Javi Moreno, dal 1999 al 2002 colleziona soltanto 52 presenze con la miseria di 5 gol. Il ritorno all'Atletico Madrid è d'ordinanza, ma ormai sembra persa la possibilità di diventare un top in Europa: la porta si fa sempre più piccola e per Jose Mari andare in rete diventa un'impresa improba, che ne condiziona pesantemente la carriera.
LA RINASCITA AL VILLARREAL E IL TRADIMENTO BETIS - Il trasferimento al Villarreal lo rilancia e lo spagnolo riesce comunque a disputare una buona carriera, seppur di seconda fascia: nel Sottomarino Giallo resta per quattro stagioni, vincendo una Coppa Intertoto, prima di passare al Betis, tradendo il club che amava quando era bambino, e chiudere tra Gimnastic e Xerex, ritirandosi nel 2013 all'età di 34 anni.
JOSE' MARI OGGI, VITA DA BODYBUILDER - Dopo aver salutato il calcio, José Mari si è staccato dal mondo del pallone e si è dedicato alla famiglia e al culturismo. Se qualche milanista lo ha incontrato, di sicuro non lo ha riconosciuto. Le sue parole: "Non corro più, neanche quando perdo l’autobus. Con il peso che ho, 100 chili, se dovessi correre mi farebbero male i tendini".
@AleDigio89