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    Che fine ha fatto? Fava, da giustiziere del Milan campione d'Europa allo 'Stato Sociale' e l'Eccellenza campana

    Che fine ha fatto? Fava, da giustiziere del Milan campione d'Europa allo 'Stato Sociale' e l'Eccellenza campana

    • Alessandro Di Gioia
    Essere ancora su un campo da calcio a 45 anni suonati, dopo 27 di carriera, non è una cosa da tutti: Dino Fava Passaro può vantare questo record, avendo solcato lungo tutta la trafila della propria vita calcistica la bellezza e la varietà di 18 club differenti, dalla Serie A all'Eccellenza. Una voglia infinita di giocare a pallone, che lo ha portato dai lustrini di San Siro, quando fu capace, con l'Udinese di Luciano Spalletti, di sbancare Milano sconfiggendo il Milan da Champions di Paolo Maldini, Andrea Pirlo e Kakà all'Eccellenza campana, dove milita con la Maddalonese

    LA CRESCITA A NAPOLI, L'ESPLOSIONE A TRIESTE - Nato a Formia, inizia a giocare in Campania, nelle giovanili della Sessana, prima di tasferirsi al Napoli dove vince anche la Coppa Italia Primavera e muovere i primi passi nel calcio professionistico tra Acireale, Pro Patria e Varese. Ma è a Trieste, in Serie B, che esplode definitivamente: grazie alle sue 22 reti in 38 partite, che lo reondono vice capocannoniere della Serie B, contribuisce al buon campionato disputato dai giuliani e conclusosi al quinto posto.

    GIUSTIZIERE DEL MILAN CAMPIONE D'EUROPA, IN CHAMPIONS CON SPALLETTI - L'Udinese lo sceglie per sostituire Roberto Muzzi, passato alla Lazio. In Friuli trova il suo El Dorado: dodici reti nel massimo campionato con la perla di San Siro nella vittoria dei friulani contro il Milan campione d’Europa, poi nella stagione successiva la clamorosa impresa con Luciano Spalletti in panchina e la storica qualificazione in Champions League.​

    DA EROE DI BOLOGNA ALL'ECCELLENZA CAMPANA - Poi ancora la Serie A con il Treviso, la promozione nella massima serie con la maglia del Bologna, 42 presenze e sette reti in B con la Salernitana. ​Il fil rouge conduttore, una voglia e una passione che non hanno eguali e che lo portano a scendere di categoria senza mai voler smettere: Paganese, Terracina, ancora Sessana, Portici, Savoia, Giugliano, Vis Afragolese e appunto Maddalonese. Ancora e sempre in campo.

    LA DEDICA DE 'LO STATO SOCIALE' - A lui inoltre è dedicato l'intero capitolo 34, chiamato appunto "Fava", del libro "Il movimento è fermo" de Lo Stato Sociale, gruppo musicale italiano: in esso, il protagonista Zeno si paragona all'attaccante formiano perché, così come Fava durante la sua intera esperienza al Bologna, non segnò mai fino alla fine del campionato, quando con due gol mandò i felsinei in Serie A, Zeno, dopo aver avuto una vita da "sfigato", all'improvviso trova una fidanzata, un lavoro ed un cane, che chiamerà proprio "Dinofava". Incredibile.

    @AleDigio89

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