Che brutta figura per la Juve-B: Morata, Rugani e Hernanes i veri bocciati
Ci sono alcuni momenti in una stagione che servono ad un allenatore per dimostrare ai suoi giocatori il perchè delle scelte. Quelle precedenti. Senza ombra di dubbio, questa volta, Massimiliano Allegri non avrebbe voluto viverlo un momento del genere. Ma la figuraccia della Juve a San Siro, mette in risalto ulteriormente il perché delle scelte che hanno poi portato la Juve a restare in corsa su tutti i fronti a marzo inoltrato. Nella notte in cui il twitteriano “Fiuuuu” può essere cinguettato all'ennesima potenza con tante “u” quante ne consente il famoso social network, vengono fuori tutti i limiti di quelle alternative se non supportate dall'ossatura dei titolarissimi. Perché forte del 3-0 maturato all'andata, Allegri ha potuto per la prima volta in stagione schierare una formazione davvero composta solo o quasi da seconde linee: qualcosa che la Juve ha dimostrato di non potersi permettere, almeno non con questo atteggiamento. Un barlume di Juve si è rivisto con Barzagli e Pogba in campo, quanto è bastato per salvare la finale attraverso la lotteria dei calci di rigore.
L'ALTRA FACCIA DI MORATA – Rientrato Mandzukic, Morata è tornato ad occupare quello che il campo ha dimostrato essere il suo posto nell'organico degli attaccanti juventini in questa stagione. Quello della riserva, magari di lusso ma pur sempre riserva. E se contro Bayern e Inter in campionato partendo dalla panchina ha saputo fare la differenza, in Coppa Italia è stato semplicemente sovrastato nel confronto da uno Zaza mai domo. Lo spagnolo ha passeggiato per 120 minuti, sbagliando tutto e anche di più prima di tutto nell'atteggiamento, ridestandosi solo a partita ormai finita quando ha sprecato due clamorose palle gol al 121' per poi segnare almeno il rigore. Poco, troppo poco per uno che dovrebbe essere punta di diamante, in campo e magari anche sul mercato.
RUGANI, SERATA DA DIMENTICARE – Le note negative non finiscono qui. Certo, trovare qualcuno in grado di salvarsi questa sera è difficile, quasi impossibile. Lo stesso Bonucci a fine partita ha parlato di peggior partita da quando è un giocatore della Juve. A tale proposito, al suo fianco, letteralmente a picco è andato Rugani: in fase di impostazione ha sbagliato tutto ciò che si potesse sbagliare, ballando continuamente e facendosi infilare impietosamente da Perisic in occasione del rigore del 3-0. La gestione di Allegri nei suoi confronti ha fatto discutere fin dal mese di agosto, recentemente il tecnico ha messo benzina sul fuoco dichiarando come poi la critica avrebbe sparato a zero su Rugani nel caso in cui avesse sbagliato. Aspetta ora, aspetta ancora, dopo una serie di prestazioni incoraggianti soprattutto a partita in corso, una serata orribile è effettivamente arrivata. Forse proprio per questo, è ora che bisognerà avere il coraggio di dargli nuovamente fiducia. Altrimenti la bocciatura sarebbe difficile da coprire con il ritornello di questi mesi.
HERNANES, PASSO INDIETRO – E poi c'è il passo indietro, forse un salto mortale all'indietro come quello che non riesce più a fare in assenza di gol, di Hernanes. Benissimo contro il Bayern, bene in campionato, malissimo a San Siro. Sul primo gol la sua colpa, come quella di Neto, è evidente. Poi va nel pallone e non riesce mai a rialzarare la testa. Ecco, al di là della brutta serata (ma chi non l'ha vissuta con la maglia bianconera a San Siro), il vero problema è un altro: dopo due passi in avanti, è mancata la prova più importante, quella della continuità. Marchisio è insomma un'altra cosa. E per fortuna il Principino è pronto a rientrare al suo posto...
@NicolaBalice