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Chapecoense, il pres. Plinio: 'Ho perso degli amici, non dei calciatori. Il Torino? Lo invito in Brasile'
"La Chapecoense è una squadra che nasce nello stato di Santa Caterina, una città dove ci sono tanti discendenti italiani, soprattutto veneti. Quando il 4 maggio del 1949 c'è stato l'incidente aereo di Superga io ero molto piccolo, soltanto crescendo ho capito il valore della perdita del Grande Torino, una squadra di cui me ne parlavano mio padre e mio nonno".
Plinio ha poi ricordato l'incidente occorso alla sua Chapecoense. "Non è stata una perdita solo di calciatori e colleghi, ma proprio di amici. Nella vita crediamo che una cosa non possa accadere e se accade non sappiamo come reagire. È la parte spirituale che ci dice come andare avanti. Sono contento di omaggiare queste due squadre domani: è un simbolo di sopravvivenza e amore verso i caduti".
Poi sulla ricostruzione della squadra: "È stato un onore accettare l'onere di ricostruire una squadra intera. Ho perso anche tanti amici, ma con la forza di volontà ho piano piano raggiunto degli obiettivi. Ho molto patito questa situazione, è difficile pensare che da un giorno all'altro non ci sia più nulla. Sono rimaste quattro persone, ripeto, e lo sforzo di Ruschel, di tornare a giocare, è stato molto importante per la squadra: nonostante i traumi che ha avuto ha raggiunto comunque un alto livello di sportività. Nel 2017 abbiamo conseguito delle grandi vittorie, come aver fatto tre volte il giro del mondo. Siamo arrivati ottavi in campionato, e questa ricostruzione è data da unione, passione e forza".
Infine, il presidente Plinio ha invitato il Torino a disputare un'amichevole in Brasile: "Stiamo pensando di fare un'amichevole in Brasile e di invitare il Torino. Ne abbiamo già parlato con il presidente Cairo, sarei molto onorato di accogliere il Toro nel nostro stadio, che fra 7-8 mesi sarà pronto".