Il passaggio del turno in Champions e il 37° compleanno di Andrea Agnelli: è stato un 6 dicembre “da godere” – usando un’espressione di Giuseppe Marotta – quello vissuto dalla Juventus.

Con la Juventus già proiettata alla gara di Palermo, che segnerà il ritorno in panchina di Antonio Conte, Marotta è intervenuto telefonicamente a “Novanta Minuti”, programma di Rai Sport.

L’argomento del momento non può che essere la Champions. «Siamo felici e orgogliosi di questo traguardo raggiunto in Europa, davvero straordinario visto l’andamento della squadra. Oggi è stata una giornata da godere, anche perché è il compleanno del nostro presidente Andrea Agnelli. Gli auguri? Glieli ho fatti ieri sera direttamente a Donetsk».

Qualche giorno per festeggiare ancora il passaggio del turno. In attesa di conoscere il nome della rivale da affrontare negli ottavi finale. Marotta non pensa all’avversaria, ma alla crescita della Juventus. «Partita dopo partita, la nostra consapevolezza è cresciuta, tanto da farci affrontare tutti gli avversari con grandi aspettative. Abbiamo iniziato soffrendo un po’ di inesperienza. Poi, grazie a mentalità e organizzazione siamo riusciti ad arrivare primi nel girone, imbattuti e avendo una tra le migliori difese. Le avversarie? A parte il Real Madrid che è una corazzata, le altre hanno valori simili. Siamo contenti di essere arrivati primi perché troveremo avversarie più abbordabili e con la possibilità di giocare il ritorno in casa».

Ma prima della Champions, c’è da pensare al campionato. Alla gara di Palermo, tanto attesa da tutti i bianconeri. Ovviamente per il ritorno in panchina di Antonio Conte. Marotta dà il suo bentornato al mister presentando così la sfida del Barbera. «Intanto devo dire che siamo felici di aver passato il turno per poter dare a Conte la possibilità di gustarsi la Champions. Ci è dispiaciuto che non abbia potuto andare in panchina e aspettiamo di vederlo a bordo campo nelle prossime. In sua assenza tutti hanno dato il massimo e per questo, i traguardi raggiunti finora sono ancora più straordinari. A Palermo non bisognerà cullarsi sulla prestazione di ieri. Dobbiamo stare attenti, loro non hanno niente da perdere e possono trovare motivazioni».