Champions: Inter senza problemi, Lazio senza speranze, il Napoli può farcela
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Giancarlo Padovan
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Partirei proprio dal Napoli: se Mazzarri avrà la squadra al completo e, soprattutto se Osimhen e Anguissa non torneranno dalla Coppa d'Africa stanchi o stressati (si gioca in Costa d'Avorio dal 13 gennaio all'11 febbraio), eliminare i catalani non è per nulla proibitivo. Primo, perché non è più il Barcellona che ha vinto la Liga. Secondo, è una squadra in crisi (nell'ultimo turno ha pareggiato con il Valencia, decimo in classifica). Terzo, il presidente sta meditando di esonerare Xavi e, forse, prima di febbraio lo farà. Se a questo aggiungiamo che la società è sventrata dai debiti e che l'Uefa ha sempre in canna il provvedimento per escluderla, visto quel che hanno combinato per quindici anni devolvendo soldi al vice capo degli arbitri per fantomatiche consulenze, la situazione è più che mai precaria. Ora, il Napoli deve pensare di vincere sul campo, com'è giusto che sia. Tuttavia anche pesando le rispettive rose non mi sembra che quella di Mazzarri sia inferiore. Diciamo allora che è una partita aperta.
Mentre quella della Lazio è chiusa, chiusissima. Non fosse bastata la mediocre prestazione di Madrid, fronte Atletico, adesso ci si mette pure l'altissimo ostacolo tedesco. Forse il figlio di Lotito, che ha commentato l'abbinamento, è stato un po' troppo esplicito, di sicuro ha detto la verità, come mai si usa nel calcio.
Infine l'Inter. Chi, come me, ha visto l'Atletico contro la Lazio, sa che la squadra di Sarri è stata più brutta di quanto effettivamente sia. Simone Inzaghi non avrà problemi a superare Simeone e i nerazzurri voleranno ai quarti, dove meritano di stare per quel che stanno facendo anche in campionato. Poi sarà quel che sarà, non credo un'altra finale, ma ancora una buona figura nell'Europa che conta.
