
Cessioni flop: abbagli, svalutazioni e rilanci disperati
MURIQI (Maiorca, p): in un anno e mezzo ha segnato solo un gol in campionato. E dire che si tratta del terzo centravanti più caro della storia biancoceleste (pagato al Fenerbahce circa 20 milioni). Il direttore sportivo del Maiorca, squadra dove è approdato ora in prestito, ha dichiarato: “Non era la prima scelta ma nemmeno l’ultima”. Diritto di riscatto fissato a 12 milioni.

SIMY (Parma, p): al di là delle questioni formali ed economiche (la Salernitana l’ha riscattato dal Crotone per poi girarlo in prestito al Parma), è stato un vero e proprio buco nell’acqua per i granata. A lui avevano affidato il compito di salvare la squadra di Castori a suon di gol. Castori esonerato, lui in B a gennaio. Una sola rete segnata. Diritto di riscatto a 3,5 milioni.

CAICEDO (Inter, p): a Inzaghi non farà certo male ritrovare il suo amuleto. Anzi, l’Inter ha fatto solo bene. Sta dalla parte del Genoa la delusione. Ha saltato 12 giornate per infortunio, giocato titolare una sola volta. Un gol e basta in 9 presenze. Al ‘miglior dodicesimo uomo del campionato’ forse non interessa giocare più di quindici minuti a partita.


KULUSEVSKI (Tottenham, p): un prestito di 18 mesi che è più di una mezza ammissione. O meglio, fa capire quanto poco piaccia lo svedese ad Allegri. Il conte Max lo ha schierato titolare solo 5 volte in campionato. Nemmeno l’infortunio di Chiesa è bastato per rilanciarlo. E da Conte ora? Era la destinazione migliore per il ragazzo, tecnicamente e tatticamente parlando? Sicuri che troverà più spazio?
Prestito da 10 milioni con riscatto condizionato o facoltativo a 35.

BENTANCUR (Tottenham): qui invece siamo di fronte a un addio da 19 milioni + 6 di bonus, indubbiamente amaro per tutti gli attori bianconeri. La crescita auspicata non è mai avvenuta. Rodrigo, di fatto, per molti non è stato altro che un equivoco, un continuo domandarsi cosa fosse. Per altri, ma forse solo fino a un certo punto, una promessa uruguaiana incompresa, sempre male impiegata.

RAMSEY (Glasgow Rangers, p): la partenza di Ramsey per Glasgow è stata salutata dai tifosi juventini come una sorta di liberazione. Meme ironici su meme (il più bello immortala un’ambulanza caricata nella pancia di un aereo…). ‘Non tutti i parametri zero escono col buco’, è stato detto. Il gallese lascia Torino con alle spalle 70 presenze e 6 gol, ma soprattutto 38 match saltati per infortunio e 212 giorni out. Dulcis in fundo la sfiga del Covid. Il tutto mentre guadagnava intorno agli 8 milioni a stagione. Ah, dimenticavo, Allegri l’ha utilizzato solo 112 minuti.
BASELLI (Cagliari): nel luglio 2015 arrivò al Toro dalla Dea per circa 6 milioni. Nell’estate del 2018 il suo valore di mercato toccò un picco di 10, stando a transfermarkt. Non è stato colto l’attimo, e a poco a poco Baselli si è visto sempre meno. E meno che mai con Juric. Adesso è finito in un Cagliari in grossa difficoltà, che delle squadre in corsa per la lotta salvezza sembra quella rinforzata peggio. Opzione di rinnovo biennale in caso di permanenza in Serie A.

CONTI (Sampdoria): nel 2017 passò dall’Atalanta al Milan per 24 milioni. Poi il calvario degli infortuni e una carriera non compromessa ma certamente condizionata. Il tempo dei prestiti e dei tentativi di reintegro da parte dei rossoneri è finito. Ora palla a Giampaolo, ma c’è già chi sostiene che il maestro gli preferisca Bereszynski.


REYNOLDS (Kortrijk, p): in campionato, ha fatto una presenza di un minuto con Mou, cinque con Fonseca (tre volte titolare…). Tempo giusto un anno dal suo arrivo (pagato poco meno di 7 milioni), il giovane terzino destro texano non è stato ritenuto pronto, nemmeno come riserva. Così la Roma l’ha girato in prestito nella massima serie del calcio belga.

LOVATO (Cagliari, p): si dice lo volesse Gasp in persona, dopo la bella stagione d’esordio nel Verona di Juric. E 8 milioni per acquistarlo difatti ha sborsato l’Atalanta. Ma le cose a Bergamo non sono andate per il verso migliore nel girone d’andata. Rimandato o bocciato? Questo prestito al Cagliari certamente gli permetterà di giocare e rimettersi in mostra, ma intanto ha già messo un piede fuori dal circuito dei ‘dentisti’ (Gasperini, Juric, Tudor)…

MANOLAS (Olimpiakos): è incredibile come un centrale pagato soltanto tre anni fa 36 milioni, oggi parta da Napoli per una cifra che rasenta a mala pena i 3. Il greco ha 30 anni! E non ha mai subito grossi infortuni, a differenza di alcuni giocatori presenti in questa lista.