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    Cedere i big e fare una grande squadra: l'esempio del Borussia Dortmund

    Cedere i big e fare una grande squadra: l'esempio del Borussia Dortmund

    • Niccolò Colmegna
    L'attaccamento della tifoseria del Borussia Dortmund nei confronti della propria squadra è risaputo, le immagini del muro giallo esultante per la conquista della Bundesliga del 2012 sono ancora impresse nella memoria di tutti. Ma un nuovo record si profila per la tifoseria tedesca, il 99,85% degli abbonamenti sono stati rinnovati in vista della prossima stagione. Ad una prima analisi il dato potrebbe non stupire, l'anno scorso il Signal Iduna Park ha avuta la media spettatori a partita più alta d'Europa, 81.178. Ottantamila spettatori di media a partita per le sole partite di campionato, numeri da capogiro. Ad un'analisi più approfondita il dato ci lascia stupefatti, al momento dei rinnovi dell'abbonamento erano già praticamenti chiuse le cessioni di Matt Hummels, passato ai rivali storici del Bayern Monaco e Ilkay Gundogan, ceduto al Manchester City di Pep Guardiola. Inoltre erano insistenti le voci che volevano Henrikh Mkhitaryan lontano da Dortmund, direzione United.  Come si spiegano dunque i numeri della campagna abbonamenti? Le spiegazioni sono semplici, amore incondizionato per la propria squadra e assoluta fiducia nel lavoro della società che negli anni ha saputo compensare cessioni eccellenti con nuovi acquisti di primissimo livello. 

    FIDUCIA RIPAGATA- Al momento la cifra totale per le cessioni ammonta a centosette milioni di euro. Hummels ha portato nelle casse della società trentotto milioni, Gundogan ventisette e Mkhitaryan quarantadue. Tale cifra è stata però interamente reinvestita per otto nuovi acquisti, a far notizia è che l'intera cifra è stata spesa per giocatori che non superano i venticinque anni. Come al solito la società di Dortmund punta sulla linea verde. Giocatori affermati, giovani scommesse e grandi ritorni. Ultimo in ordine temporale è il colpo André Schurrle, una cifra intorno ai trenta milioni di euro è stata spesa per acqusitare l'attaccante del Wolfsburg. Dalla Ligue 1 arrivano due rinforzi: Ousmane Dembélé, dodici goal a soli diciannove anni, arriva dal Rennes per quindici milioni di euro. Mentre Raphael Guerrero, autore di uno straordinario europeo, è stato prelevato dal Lorient per 12 milioni prima che la cifra lievitasse dopo le prestazioni ad Euro 2016. Dalla Spagna arrivano Marc Bartra, otto milioni al Barcellona per assicurarsi il difensore classe 1991 e Mikel Merino, poco meno di 4 milioni all'Osasuna per il centrocampista spagnolo. Il talentuosissimo diciottenne Emre Mor arriva dal Nordsjaelland, sette milioni per assicurarsi l'astro nascente del calcio turco. Dal Bayern Monaco arriva Sebastian Rode, centrocampista centrale venticinquenne che in Baviera non ha trovato molto spazio.

    IL RITORNO DI SUPERMARIO- Capitolo a parte merita la vicenda Mario Gotze. Il ventiquatrennne trequartista tedesco è tornato a Dortmund, per riportare a casa il figliol prodigo il Borussia ha versato ventisei milioni di euro nelle casse del Bayern Monaco. Ora SuperMario dovrà riguadagnarsi l'amore della tifoseria, Gotze esordì nel 2009 con la maglia del Dortmund arrivando a vincere la Bundesliga per due anni consecutivi nelle stagioni 2010-2011 e 2011-2012, e a perdere la finale di Champions League, peraltro non disputata causa infortunio, contro il Bayern Monaco nel 2013. Da idolo della tifoseria a traditore assoluto,infatti quella stessa estate Mario Goetze esprime la volontà di voler passare proprio ai rivali storici del Bayern. Ora il ritorno il casa, il talento tedesco non è mai esploso in Baviera e nell'ultime due stagioni ha collezionato numerose panchine, da qui la decisione di rilanciarsi. E quale miglior rilancio se non tornare proprio al nido che l'ha visto prendere il volo? 

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