Cessione Sneijder: meglio a gennaio
Wesley Sneijder fa parlare di sè più quando manca che quando gioca. In questa stagione, le presenze dell'olandese in campo sono state dieci (sei in campionato, con un gol; tre in Champions; una in Supercoppa italiana, con un gol). Cinque le gare finora saltate (quattro in campionato e una in Champions), a causa dell'infortunio del 23 settembre. Mentre da qui a Natale saranno altri nove (compreso quello di sabato scorso con il Cagliari) i match nei quali Claudio Ranieri dovrà fare a meno di Sneijder, a causa del secondo infortunio stagionale, accusato prima della gara con i sardi e riconducibile, probabilmente, alle due amichevoli disputate la settimana prima con l'Olanda, una delle quali giocata con un polpaccio già infortunato.
E oltre agli infortuni, finora il 2011-12 di Sneijder è stato giocato più fuori che dentro il terreno di gioco anche su altri fronti: il desiderio estivo di lasciare l'Inter; la delusione per la scelta nerazzurra di 'sacrificare' Eto'o e non lui sull'altare del bilancio; il recupero del rapporto con la società; la 'scappatella' estiva a Ibiza e le nottate milanesi al Tocqueville (prima di Novara-Inter) e al The Club (con Mario Balotelli). Tutti episodi ricordati anche da Fabrizio Biasin, tifoso interista e attento osservatore del mondo nerazzurro, nel suo pezzo su Libero intitolato 'Sneijder in fuga dai nerazzurri. Wesley ha voglia di scappare'.
Se a tutto questo aggiungiamo che l'Inter rende di più quando Sneijder non gioca (la media punti stagionale è più alta con Wesley fuori dal campo), la conseguenza è che l'Inter dovrebbe iniziare a farsi una domanda: visto che si parla di rifondazione di una squadra a fine ciclo, non sarebbe meglio affrettare i tempi e anticipare già a gennaio quello che (oggi come oggi) sembra inevitabile che accada a giugno, e cioè la partenza di Sneijder?
Detto in altri termini: vale la pena insistere tutta la stagione su un giocatore spesso infortunato, non (più) decisivo e che sembra non avere (più) un grande feeling con la causa nerazzurra (tanto da sacrificarsi in tal modo per la sua nazionale da finire per infortunarsi e perdere un mese e mezzo di Inter)? Ne vale ancora la pena? Non sarebbe meglio, per una squadra che vuole puntare sui giovani e allo steso tempo alleggerirsi degli stipendi più alti, vendere Sneijder a gennaio e puntare fino a giugno su Coutinho e Alvarez, per vedere di che pasta sono fatti, se sono davvero da Inter?