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    Cessione Sampdoria, Ferrero-Barnaba allo scontro. La mossa di Merlyn e la posizione del Viperetta

    Cessione Sampdoria, Ferrero-Barnaba allo scontro. La mossa di Merlyn e la posizione del Viperetta

    Si continua a giocare, ancora, sul futuro della Sampdoria. Alla vigilia dell'assemblea degli azionisti, prevista per domani e rimandata al 19, l'ex presidente Massimo Ferrero e il finanziere d'assalto Alessandro Barnaba sono arrivati al faccia a faccia. Dopo giorni di analisi dei conti, infatti, Barnaba e i suoi soci hanno tentato l'affondo, mettendo sul piatto la loro strategia.

    Il piano del gruppo interessato alla Samp (potrebbe non essere coinvolto il fondo Merlyn, di cui Barnaba è socio e non proprietario) parte da un assunto, ossia il valore 'zero' della società. Il piano della cordata, quindi, è stato quello di sottoporre al Doria una proposta, e non un'offerta, così strutturata: con un veicolo ancora da identificare, sottoscriverebbero l'aumento di capitale di 30 milioni, inserendosi così ed iniziando la "scalata" della Samp. Contestualmente, il gruppo metterebbe sul piatto un finanziamento, con tasso d'interesse, di altri 20 milioni, per poi procedere alla ristrutturazione del bilancio. Ristrutturazione che partirebbe ovviamente dalla riduzione dei costi e dalla ricerca di un metodo giuridico utile a stralciare i debiti con banche e fornitori.

    A fronte di questa mossa di Barnaba, la famiglia Ferrero ha deciso di annunciare la sua indisponibilità a partecipare all'assemblea di domani. Il piano del Viperetta e della sua famiglia sarebbe quella di prendere ulteriore tempo per riflettere e capire come contrastare la mossa del gruppo Barnaba, la cui proposta darebbe ossigeno alla Samp e mezzi per intervenire nel mercato di gennaio, ma non porterebbe in tasca niente alla proprietà. Questo, secondo Il Secolo XIX, avrebbe infastidito i Ferrero, che sembrerebbero intenzionati a non accogliere la proposta se non verrà riformulata nei prossimi giorni. Recentemente pare che il gruppo avesse anche provato a liquidare direttamente Ferrero, offrendo cifre ben lontane da quelle promesse dal trust ai creditori del Viperetta.

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