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  • Cessione Samp, chi sono Cerberus/Redstone: dalle attività ai rapporti con Berlusconi, il punto

    Cessione Samp, chi sono Cerberus/Redstone: dalle attività ai rapporti con Berlusconi, il punto

    Con l’avvicinarsi del 15 agosto, ossia la data entro cui Vidal si è impegnato a non vendere la Sampdoria in accordo con la cordata Cerberus/Redstone, prosegue la due diligence approfondita sui conti blucerchiati e della controllante SportSpettacolo, pagata profumatamente dal gruppo angloamericano. Entro Ferragosto quindi è attesa l'offerta vincolante, anche se in data room ci sarebbero almeno altri 4 interessati.

    Tutto da scrivere il futuro di Lanna, perché Cerberus e Redstone starebbero cercando a Genova un presidente. L’attuale numero uno blucerchiato ha conosciuto personalmente due dei tre soci Mark Alexander e Antonio "Toni" Alquezar (il terzo, Scott Piecha, non ancora). L’occasione è nata lo scorso 16 giugno, quando con Panconi insieme al consulente calcistico del gruppo, l'ex portiere Cesar Sanchez, hanno effettuato un sopralluogo al Mugnaini.

    Il Secolo XIX tratteggia anche la morfologia del gruppo. Redstone non è stato portato dall'advisor Lazard, ma si era già avvicinato al Doria nel febbraio 2020 presentando a Ferrero una lettera di "proposta di acquisto". Il ruolo di Cerberus, che non ha precedenti nel mondo del calcio, è invece quello finanziario e legato a operazioni immobiliari, a partire dalla nota vicenda dei cinema di Ferrero. Redstone invece si concentrerà sulla parte sportiva, anche se le esperienze nel gruppo coinvolgono in particolare l’NBA, la Formula 1, in particolare con Franck Williams e l'America's Cup. Nel mondo pallonaro, gli unici precedenti sono quelli legati agli sponsor, ai biglietti, ai diritti tv e agli stadi, con l’obiettivo di farne uno nuovo a Genova.

    Uno dei due manager, Alexander, ha stretti rapporti con Silvio Berlusconi, che però non è mai stato coinvolto nemmeno con aziende del gruppo nelle loro società, e men che meno nella Samp. L'ex patron del Milan Alexander lo ha conosciuto per le questioni legate ai diritti tv, in più il manager vive a Milano. In Inghilterra, Alexander e Alquezar hanno creato numerose società variegati in parecchi campi, compresa una di produzione di dispositivi di protezione come le mascherine 'made in England'.
     

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