Cessione Roma:| Unicredit stringe i tempi
Unicredit vuole stringere i tempi per chiudere la pratica-Roma entro la fine del 2010. Per questo ha chiesto agli imprenditori che hanno presentato le offerte non vincolanti di passare a quelle definitive entro la fine del mese. I tempi sono evidentemente troppo stretti, manca una settimana, si andrà a finire intorno al dieci dicembre.
Ci sono state cinque manifestazioni di interesse. Quattro sono state recepite da Rothschild e riguardano Giampaolo Angelucci, il fondo arabo Aabar, un investitore americano che potrebbe essere Fisher, il “signor Gap”, sul quale però c’è il massimo riserbo e un altro italiano, rimasto finora sconosciuto, ma che secondo fonti vicine alla banca dovrebbe essere Longarini, imprenditore nel settore immobiliare e dell’editoria, con esperienze non certo positive nel calcio con l’Ancona e la Ternana. Longarini avrebbe presentato un’offerta inferiore a quella di Angelucci, che al momento non è gradita dalla banca. La quinta offerta non vincolante è arrivata direttamente sui tavoli di Unicredit ed è di un russo che sarebbe interessato in blocco agli asset di Italpetroli.
I potenziali acquirenti non hanno potuto lavorare ancora sulla due diligence, ma hanno avuto accesso ai numeri della Roma. Dai quali si evince un dato singolare: nella Soccer Sas, la società che conrolla il marketing giallorosso, ci sarebbero quasi novanta milioni di debiti ereditati da Italpetroli. Altri trenta milioni di passivo riguardano il lease back di Trigoria.