Roma, Unicredit:| Incontri con Aabar e Tisch
A giorni Unicredit e Rothschild incontreranno i pretendenti della As Roma. In particolare i rappresentanti del fondo di Abu Dhabi Aabar e del magnate americano Steve Tisch che, tra le sei offerte non vincolanti pervenute all'advisor, sarebbero i pretendenti più accreditati a contendersi il club giallorosso. E nella partita potrebbe rientrare anche Clessidra. Il fondo italiano sarebbe disponibile ad accogliere la sollecitazione di Unicredit a entrare con una quota di minoranza nell'operazione, come ha sostenuto dal primo momento. Ieri Italpetroli, la holding dei Sensi ormai entrata nell'orbita di piazza Cordusio nell'ambito del piano di ristrutturazione dei debiti, su invito della Consob, ha risposto con un no comment alle anticipazioni de Il Messaggero sull'identità dei due soggetti considerati in vantaggio nella procedura.
Le offerte 'sono oggetto di valutazioni da parte della società con l'assistenza dei propri consulenti' e Italpetroli 'non intende allo stato, fornire maggiori informazioni circa i partecipanti al processo di cessione o il contenuto delle offerte da essi formulate, né intende commentare le indiscrezioni apparse o che potranno apparire sugli organi di stampa in merito'. Unicredit, che gestisce il processo di vendita del club, d'intesa con Rosella Sensi, rafforza la cortina di riserbo che ha steso dall'inizio. Dalle fitte maglie di riservatezza trapelano comunque le mosse future. A cominciare dagli incontri coi diretti interessati in programma nei prossimi giorni.
Rothschild e gli uomini di Unicredit vogliono discutere le modalità delle offerte: l'obiettivo sarebbe quello di affinarle dal punto di vista della struttura e delle modalità di pagamento. Naturalmente i colloqui più attesi saranno coi rappresentanti di Aabar, il fondo sovrano arabo ben conosciuto da Unicredit visto che è il principale azionista col 4,991% e alla fine del 2008 aveva acquistato dalla banca il 3,13% di Atlantia rivenduto pochi giorni fa ai Benetton attraverso i buoni uffici sempre di piazza Cordusio. E ai primi del 2009 ha sottoscritto una cinquantina di milioni del 'prestito cashes' che ha garantito l'aumento di capitale da 3 miliardi. Se Aabar è ben conosciuto anche Tisch sarebbe ben referenziato dalla Rothschild, coinvolta in alcune operazioni del ricco uomo d'affari Usa. Entrambi sarebbero pronti a offrire 150 milioni circa.
Dagli incontri con questi pretendenti (un settimo starebbe per farsi avanti dall'estremo oriente) dipenderà anche la tempistica futura. Unicredit, che spera di far alzare l’offerta, farà una short list formata probabilmente da Aabar e Tisch fissando la data per le offerte vincolanti: forse attorno al 10 dicembre. E al vincitore Unicredit vorrebbe aggregare Clessidra, con una quota di minoranza (10-15%) per dare un tocco di italianità: il fondo non ha presentato la manifestazione di interesse ma Unicredit avrebbe la sua disponibilità a rientrare in campo.
(Il Messaggero)