Cessione Roma: Profumo si dimette da Unicredit?
Il ceo di Unicredit, Alessandro Profumo, verso le dimissioni. Lo scenario più probabile, secondo quanto risulta a Radiocor, è che il presidente Dieter Rampl rilevi le deleghe di Profumo. Nel nuovo ruolo il presidente verrà supportato dai quattro manager attualmente al vertice del gruppo (Roberto Nicastro, Paolo Fiorentino, Federico Ghizzoni, Sergio Ermotti). Il ruolo di Rampl risulta transitorio anche se per l'assetto definitivo non c'é alcuna fretta, né stanno maturando candidature estere. Di sicuro il presidente Rampl, secondo quanto risulta a Radiocor, negli ultimi giorni ha preparato il passaggio delle consegne confermando accordi blindati con i grandi azionisti del gruppo. Di più, secondo quanto risulta al Sole24ore, potrebbe essere lo stesso Profumo a offrire le dimissioni irrevocabili. Ma siamo sempre nel campo delle ipotesi, ben conoscendo la tenacia e la capacità di Profumo nel gestire i momenti più difficili.
Dal canto suo Profumo, non ha risposto, opponendo il silenzio, alle domande dei cronisti sull'ipotesi di sue dimissioni. Il banchiere ha lasciato poco prima della 20 la sede di Piazza Cordusio per recarsi a piedi al Teatro Dal Verme dove è in programma un concerto in memoria di Giorgio Ambrosoli.
Insomma, il caso Libia sembra arrivato al redde rationem. L'incremento della partecipazione del socio libico in piazza Cordusio ha suscitato forti malumori. Una fibrillazione che oggi ha oltrepassato tutti i livelli di guardia.
Fino ad oggi la prima riunione del board era quella del 30 settembre a Varsavia per preparare la risposta alle domande di Bankitalia sull'impatto sulla governance del recente rafforzamento degli azionisti libici. Era poi stata messa in agenda, per giovedì a Milano, una riunione del comitato strategico, insieme ai comitati nomine e remunerazioni. Tutto ciò, però, potrebbe ormai appartenere al "passato storico" della banca: domani potrebbe iniziare una nuova era per la Banca.
Il comunicato libico.
Ma andiamo per ordine: la giornata di oggi è iniziata con l'intervento ufficiale di Tripoli. La Banca Centrale Libica si è detta «estremamente soddisfatta» per l'investimento in UniCredit. In particolare, l' istituto centrale della Libia è contento anche per le «relazioni in corso con le Autorità italiane». Sempre in merito alla partecipazione detenuta in UniCredit, la Banca centrale libica ricorda poi che quest'investimento risale all'inizio degli anni '90, ai tempi dell'allora Banca di Roma.