Cessione Milan: l'inchiesta, le accuse a Berlusconi e le smentite. Tutte le tappe
08.00: INCHIESTA - Tutto inizia con la bomba lanciata da La Stampa: "Il sospetto di una vendita gonfiata: una cifra fuori mercato pagata attraverso canali internazionali. È questa l’ipotesi di lavoro da cui sono partite una serie di verifiche per accertare la reale provenienza del denaro con cui il Milan, per 31 anni nelle mani di Silvio Berlusconi, è passata nell’aprile scorso per 740 milioni all’imprenditore cinese Yonghong Li.". La procura di Milano avrebbe avviato un'inchiesta sulla cessione dei rossoneri, con l'ipotesi di riciclaggio per l'ex patron Silvio Berlusconi. (LEGGI QUI)
12.15: LA SMENTITA - Passano poche ore dalla rassegna stampa e arriva una prima smentita direttamente dal procuratore capo della Repubblica di Milano, Francesco Greco: "Allo stato non esistono procedimenti penali sulla compravendita dell’ A.C. Milan". (LEGGI QUI)
13.00: 'ATTACCO POLITICO' - Non tarda ad arrivare anche la reazione di Berlusconi e il suo avvocato Niccolò Ghedini non usa mezzi termini: "E' evidente dunque la pervicace volontà diffamatoria che non può che avere ragioni correlate all'intenzione di interferire nell'imminente competizione elettorale. Saranno ovviamente esperite tutte le azioni del caso". (LEGGI QUI)
16.30: ANTIBERLUSCONISMO ACCECANTE - Toni ancor più duri infine nell'ultima tappa del sabato, il comunicato diramato da Marina Berlusconi, presidente di Fininvest: "Notizie false per logiche di parte. L'antiberlusconismo acceca ancora fino a questo punto?". (LEGGI QUI)
Finita qui, per ora: non si escludono nuovi capitoli nei prossimi giorni per una vicenda, la cessione del Milan, che continua a creare dibattito non solo in ambito sportivo.