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    Cessione Milan, altro rinvio: mercato bloccato, sale il nervosismo tra i tifosi

    Cessione Milan, altro rinvio: mercato bloccato, sale il nervosismo tra i tifosi

    • Federico Albrizio
    "Ho consegnato il Milan a chi è in grado di rilanciarlo. Ho preteso un investimento di 400 milioni di euro in due anni dal gruppo cinese. Credo che l'ultima scelta sia importante, consegnare il Milan a chi è disposto a renderlo di nuovo protagonista in Italia, in Europa e nel mondo". Così sei giorni fa Silvio Berlusconi all'uscita dall'ospedale San Raffaele lasciava intendere che la vicenda legata alla cessione del Milan fosse ormai giunta al termine: valutazione da 750 milioni di euro debiti compresi, 80% subito ai cinesi, investimenti garantiti sul mercato e la presidenza onoraria, tutti i tasselli per convincere Berlusconi sono al loro posto eppure la fatidica firma sull'accordo preliminare sembra non arrivare mai.

    CALMA APPARENTE - Dopo settimane di tentennamenti questa sembrava poter essere la settimana buona per il sì, ma ancora una volta è arrivato un rinvio: difficilmente si chiuderà il tutto entro venerdì come da programma, con ogni probabilità sarà necessario attendere la prossima settimana per definire gli ultimi dettagli sul contratto. Sia da ambienti vicino a Fininvest che vicino all'advisor Galatioto filtra tranquillità, questo rinvio secondo le due parti non sembra mettere in discussione l'esito della trattativa ma non è così per i tifosi: l'apertura di Berlusconi aveva dato ottimismo, l'ennesimo slittamento della firma turba non poco l'ambiente rossonero. Basta aprire i social network per accorgersi di un nervosismo montante, il timore è che tutta la vicenda si possa concludere con un nulla di fatto e non aiuta il ritorno alla carica di Bee Taechaubol.

    MR. BEE: SOLO UN DISTURBO? - Il broker thailandese è tornato sotto le luci dei riflettori nell'ultima settimana con diverse interviste e soprattutto una nuova offerta: Mr. Bee ha rivelato di aver trovato due nuovi fondi cinesi (Parantoux Capital e ZHJ Capital) pronti a sostenerlo per prelevare il 48% del Milan lasciando a Berlusconi e al suo management pieni poteri sulla gestione sportiva del club, a cifre più alte in proporzione rispetto a quelle offerte dal consorzio di Galatioto, e con le medesime garanzie sugli investimenti in sede di mercato. Per molti una manovra di disturbo in fase conclusiva della trattativa, sottolineando che finché non si concluderà l'esclusiva tra Fininvest e Galatioto non sarà possibile aprire altri tavoli di trattativa per la holding di Berlusconi, per altri potrebbe esserci qualcosa di più dietro a questo ritorno in scena di Taechaubol: che il patron rossonero sia ancora fortemente amareggiato all'idea di lasciar andare la propria creatura per questioni più affettive che di business è noto, l'inserimento del broker thailandese (con il quale i contatti non sono mai stati interrotti) potrebbe fare leva proprio su questo punto e avere margini per far naufragare all'ultimo l'operazione della cordata rivale. 

    E IL MERCATO SI FERMA - Mentre infuria il dibattito tra fiduciosi e scettici sull'esito finale della trattativa il dato certo è dato dal mercato che ha subito una brusca frenata sulle operazioni più rilevanti: il Milan è stato superato dalla Juventus per Pjaca proprio per l'impossibilità di portare l'affondo decisivo fino alla firma del preliminare, ora su Musacchio e Zielinski Galliani porta avanti i contatti e cerca un'intesa di massima che possa reggere fino al preliminare, o alla cessione di Bacca. L'autofinanziamento fino al preliminare è una strategia già in atto (Lapadula arrivato con i soldi incassati da El Shaarawy), per quello la trattativa con il West Ham per il colombiano ha subito una brusca accelerata la scorsa settimana e se domani nell'incontro tra gli agenti e gli Hammers si giungesse a un accordo anche sull'ingaggio ecco che i rossoneri avrebbero i fondi necessari per chiudere almeno una delle due operazioni. La tranquillità che trapela da Fininvest e Galatioto diventa così pura forma: nuova incertezza sull'esito della trattativa, mercato in stand-by e l'ombra di Bee a tentare Berlusconi, la situazione in casa Milan è anche più calda del clima afoso che in questi giorni attanaglia il capoluogo lombardo.

    Twitter: @Albri_Fede90

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