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    Cesenamania: tante nubi all'orizzonte

    Cesenamania: tante nubi all'orizzonte

    In attesa di conoscere il mister e i giocatori dai quali si ripartirà, al popolo bianconero non resta che commentare quelle che, come ampiamente prevedibile, sono e saranno partite di circostanza. La salvezza ormai è divenuta irraggiungibile e anche il terzultimo posto, piazzamento a cui alcuni attribuiscono molta importanza in vista di possibili ribaltoni estivi, sembra essere destinato a sfumare. Il Cagliari di Festa pare essere infatti più convinto e motivato a finire degnamente il campionato rispetto ai romagnoli, ormai frustrati e spolpati dalle continue sconfitte nonostante l’impegno proposto. In queste tristi circostanze il tifoso, per ritrovare parziale entusiasmo, solitamente si appella alle speranze sul futuro. Un ritorno in B permette infatti di aspettarsi una stagione meno avara di soddisfazioni, una squadra più competititva e soprattutto una certa continuità di risultati in una categoria più consona alle proprie capacità. Eppure a Cesena questo non avviene, anzi. Alcuni dirigenti hanno già messo in chiaro come il futuro in serie B dovrà essere affrontato tramite il ridimensionamento dei costi e, qualora non basti, la vendita – o svendita – dei giocatori più talentuosi per assicurare continuità al club. Una prospettiva non certo felice. Con la discesa in cadetteria il bilancio ritorna quindi ad essere il nemico numero uno della piazza neanche fosse un bomber particolarmente prolifico o un allenatore oltremodo antipatico. Mercato inadeguato, mancanza di lungimiranza e puntuale ansia da scadenza debitoria sono solo alcune degli strascichi lasciati in dote dalla precedente gestione. Se a questo aggiungiamo anche qualche errore di valutazione da parte dell’attuale gruppo dirigente otteniamo il motivo della rassegnazione che oggi alberga nei tifosi. In settimana ad esempio è arrivata la notizia del tesseramento di Gianni Rovereti da parte della Fiorentina. Rovereti è un osservatore e scout – fu proprio lui a consigliare caldamente l’acquisto di Defrel nel lontano 2012 – riconosciuto e stimato in tutta Europa. Nato a Cesena, residente in Romagna e noto simpatizzante del cavalluccio ha già lavorato nel Cesena per qualche anno durante la gestione di Igor Campedelli ma dopo l’avvicendamento societario non ha più trovato l’intesa per rientrare nei quadri tecnici. Da allora ha collaborato con Manchester City, Juventus e MLS statunitense per sviluppare il suo stesso software di valutazione del giocatore. Un profilo apparentemente perfetto per la causa bianconera, più che mai bisognosa di un rilancio in ambito strategico. Con il contratto biennale sottoscritto con i viola il Cesena perde invece la possibilità di affidarsi ad uno dei maggiori conoscitori di calcio giovanile italiano, vedendosi costretto a sperare ancora una volta nella competenza ed esperienza del solo Rino Foschi. Sempre che Foschi decida di rimanere…

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