Cesenamania:| Aletti, spiegaci perché
Grandissima parte delle commedie scolastiche made in Usa è strutturata pressoché allo stesso modo: da una parte c'è un protagonista, goffo e bistrattato dagli altri ragazzi del college, la sua ristrettissima cerchia di amici; dall'altra ci sono una ragazza bellissima ed il relativo gruppo di compagni, manco a dirlo il più 'in' dell'intera scuola. Consuetudine vuole che il ragazzo poco popolare riesca ad entrare nelle grazie della bella di turno, inserendosi nella crème dell'istituto e lasciando pian piano sempre più in disparte i vecchi amici. Qualcosa di simile, ma con accezioni ben più noir, sta accadendo a Cesena in questi giorni, con l'acquisto ufficiale del Ravenna Calcio da parte di Sergio Aletti, vicepresidente bianconero in carica.
Non serve un'intelligenza fuori dal comune per rendersi conto di quanto sia 'campanilisticamente' clamorosa la mossa del numero due del cavalluccio, peraltro storico tifoso cesenate, pronto a lavorare per il bene degli storici rivali giallorossi; tuttavia non è l'aspetto sportivo ed etico a lasciare l'interrogativo più grande su tutta la vicenda. L'interrogativo più grande, e forse anche il più semplice in fin dei conti, è: perché? Perché Aletti ha voluto lanciare un così forte messaggio, quasi una vera e propria sfida, al (ex?) socio Campedelli? Perché dopo un lungo periodo di silenzio, tornare a parlare e a far parlare di sé e degli screzi con la dirigenza?
Chi conosce Sergio Aletti sa perfettamente quanto il nuovo patron del Ravenna sia sanguigno, vulcanico e molto suscettibile quando si parla di lui e del suo operato; per questo non stupisce il fatto che una eventuale frattura con Campedelli, che proprio in Aletti quattro anni fa trovò la base imprescindibile per l'acquisto del Cesena, possa essere insanabile. Ciò che stupisce, però, è l'eclatanza del gesto, perché Ravenna non è un club come tutti gli altri, e se il neo patron è pronto ad essere bollato da 'traditore' dai tifosi bianconeri (oltre che ad accollarsi i rischi di una società investita dallo scandalo scommesse), significa che l'uscita di scena dalle rive del Savio è fortissimamente motivata da cause sconosciute ai più.
Si parlava anche di vecchi amici, in apertura; e i vecchi amici nel nostro caso sono rappresentati da una vera e propria schiera di professionisti che hanno accompagnato i primi passi del Cesena firmato Campedelli, salvo poi essere sacrificati nei salti di categoria e pronti oggi a sbarcare in giallorosso a fianco di Aletti stesso. Pare, insomma, che il gruppo di lavoro che inizialmente rilevò la proprietà di Giorgio Lugaresi, abbia preso due strade non soltanto diverse ma contrapposte; anche nella comunicazione: se da un lato, infatti, Aletti lancia messaggi d'amore ai nuovi tifosi sui forum on line, dall'altro non si registrano commenti ufficiali da parte di Campedelli & co. La trama ed i personaggi per una sceneggiatura importante, dunque, ci sono tutti. Il finale? Beh, quello è senza dubbio da scrivere.