Cesenamania:| Il ritorno del guerriero
Il bello delle situazioni regolamentate dal caso è che esse, quando gli incastri dello stesso sono favorevoli, sanno regalare piccole emozioni, rese ancora più intense proprio dal fatto che nascono senza disegni predefiniti. Questa filosofeggiante introduzione, condita di un retrogusto pseudo-romantico, non vuole altro che sottolineare il piacere nel leggere gli accoppiamenti del tabellone di Coppa Italia. Cesena-Ascoli, infatti sarà qualcosa di diverso da una partita di calcio. Certo, la vetrina del trofeo nazionale è importante per una realtà come quella romagnola; tuttavia, vestendo i panni del tifoso, l'emozione non è certo rappresentata dalla possibilità di avanzare alla fase successiva del torneo. Ciò che emoziona, oggi, è il pensiero di ritrovarsi di fronte un avversario chiamato Fabrizio Castori.
Sarebbe riduttivo riassumere cinque anni che esulano dai risultati, sia in positivo (la A sfiorata nel 2006) sia in negativo (la retrocessione in C1 nel 2008); Castori a Cesena era, è, e sarà semplicemente 'Il Mister'. Basta un sms per capire cosa lo vincoli a Cesena. Porta la data del 20 giugno 2011, e saluta così gli ex tifosi: 'Oggi ricorre il settimo anniversario della guerra di Lumezzane... Pagata a caro prezzo, ma come dimenticare il giorno che mi ha legato per sempre alla storia del nostro amato Cesena?'. Un uomo, prima ancora che un allenatore, che ama incondizionatamente la piazza bianconera. e che incondizionatamente è ricambiato; nemmeno le soddisfazioni degli ultimi tre anni ne hanno intaccato o sbiadito l'immagine nei ricordi dei bianconeri.
Per comprendere il tecnico marchigiano è necessario conoscerlo, ma per rendersi conto del suo spessore umano basterà semplicemente vedere in quanti domenica saliranno a San Marino per salutare l'ex condottiero del cavalluccio. Che non sarà il solo ad avere ricordi da sfogliare: con il suo Ascoli, infatti, arriverà in Romagna anche N'Diaye Papa Waigo, giocatore decollato proprio nel Cesena di Castori prima di cercare gloria a Firenze. Dire Ascoli, al tempo stesso, è per molti sinonimo di Marco Giampaolo, che nel capoluogo ha mosso i primi importanti passi nel calcio che conta: anche per lui, questa non sarà una semplice sfida di Coppa... Considerata poi la location dello stadio di Serravalle, a due passi da Rimini, gli elementi per una felliniana coppa dell'Amarcord sono tutti al proprio posto.