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    Cesenamania: il Cesena che verrà

    Cesenamania: il Cesena che verrà

    Se Bisoli e i suoi ragazzi non entusiasmano i tifosi, i bianconeri del domani macinano punti e vittorie. Primavera ma non solo. Certo, parlando di calcio giovanile è bene andare cauti con i giudizi sul metodo di lavoro, anche perché il passaggio di mano Campedelli-Lugaresi alla guida della società ha rivoluzionato tutto. Concentriamoci quindi sull'oggi, sulle prestazioni.

    Gli allievi nazionali sono terzi in classifica con un gioco spumeggiante e si godono il nazionale under 17 Matteo Gasperoni, già in odore di grandi squadre (la Juventus ci provò in Estate); Stessa piazza, seppur in coabitazione, per la primavera di mister Angelini. Anche in questo caso c'è un nazionale U18 - Nicola Dalmonte - oltre ad un gruppo di ragazzi che può vantare due dei più forti centrocampisti del campionato per qualità ed esperienza. I nomi sono quelli di Luca Valzania e Meyker Yabrè, classe '96 il primo e '95 il secondo. Gli allievi regionali sono addirittura primi nel loro girone con un ruolino di marcia che segna sette vittorie, due pareggi e una sconfitta. Meglio di Fiorentina ed Empoli.

    I meriti di questo apparente successo vanno ricercati non solo nell'attuale dirigenza, sicuramente brava nel selezionare i tecnici giusti e a dare continuità nonostante il rischio fallimento, ma anche in coloro che in questi ragazzi hanno creduto anni fa, portandoli a Cesena. In concreto il riferimento è al vecchio gruppo dirigente, a Luca Mancini. Ad oggi i risultati sono dalla sua parte. L'attuale presidente del San Marino sente gli allievi nazionali come una sua creatura al punto di seguire di persona tutti i match casalinghi. Fra qualche anno non è escluso che provi a portare qualche ragazzo sul titano, come peraltro ha già fatto con alcuni classe 1994. È un male tutto questo? No, non lo è. Bisognerebbe evitare la miopia intellettuale di chi sostiene che tutto quello che sia entrato in contatto con Igor Campedelli significhi per forza 'mala gestio' e ruberia. Meglio avere l'onesta di riconoscere che chi ha selezionato i ragazzi nati dal 1998 al 2001 ha fatto un buon lavoro.

    Per quanto attiene la primavera invece il discorso si complica. La rosa è farcita da molti prestiti e da ragazzi provenienti da operazioni di mercato, rendendo difficile saggiare la bontà del lavoro fatto negli anni scorsi. L'attuale settore tecnico però nell'ultimo anno e mezzo ha lavorato molto bene. Si è creduto su Moncini, imbastendo uno scambio che ha visto Pellizzari approdare alla Juventus. Il terzino Zamagni, vera e propria sorpresa di questi mesi, è stato acquistato in prestito dal Bakia (società di Cesenatico), segno che in fin dei conti il Cesena è ancora capace di scandagliare il territorio. Se a giugno la prima squadra dovesse ottenere la salvezza entrerebbero in cassa quelle risorse che, se lo si vorrà, potrebbero rilanciare definitivamente il settore giovanile cesenate, riportandolo ai fasti di un tempo.

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