Cesenamania:| Sufficienza più che piena
Si chiude la parentesi estiva di mercato, e si chiude con tante novità in casa bianconera. Ma ancor prima dei singoli, la novità principale è la quasi totale assenza di ansie e paure da parte dei tifosi; il che dopo anni e anni di delusioni e disillusioni è qualcosa di semplicemente notevole. Cesena si sente forte, questo è un dato di fatto. Ma i tanti colpi di mercato hanno davvero creato un giocattolo capace di dare soddisfazioni? Andiamo a tracciare un resoconto.
Iniziamo dai portieri: qui la conferma di Antonioli è già di per sé un botto. Alle sue spalle, sfumati Calderoni e Benussi, si punterà sui giovani, con Ravaglia pronto a cogliere l'occasione. Scelta apprezzabile seppur un po' rischiosa quella della società, ma va detto che il numero uno bianconero rappresenta un’ottima garanzia. La difesa è il reparto forse meno 'di categoria', nonostante l'importantissima conferma di Von Bergen. Rodriguez è tutto da scoprire, anche se ha ben impressionato nelle prime uscite, mentre Rossi (reduce da un'esperienza non proprio esaltante a Bari) non ha dato segnali da fenomeno. Con Benaluane che sembra non saper coniugare le doti fisiche con quelle tecnico-tattiche, le scelte per Giampaolo sono quasi obbligate. Sugli esterni l'arrivo di Comotto (in grado di giocare anche in mezzo) e la conferma di Lauro e Ceccarelli sono buone garanzie. A centrocampo la conferma di Parolo è il primo importante innesto; se si pensa che le partenze di Caserta e Sammarco sono state compensate dagli arrivi di Candreva e Guana, ci sono tutti i presupposti per essere più che ottimisti. A completare il reparto il capitano Colucci e Martinho, che con la sua duttilità (può fare anche l'esterno avanzato) si candida al ruolo di sorpresa della stagione.
Ma è in attacco che Campedelli ha sparato i colpi più importanti; un po' tutti a Cesena aspettano di vedere in campo là davanti i tre tenori Mutu, Eder e Martinez, tre giocatori che non hanno bisogno di essere presentati pur essendo in parte piccole-grandi scommesse. Sarà la voglia di rilancio di ognuno di loro a fare la differenza, ma se ben motivati e ben messi in campo, questi tre da soli valgono almeno 30 gol. La dirigenza bianconera, poi, ha inseguito fino all'ultimo Sergio Floccari, che avrebbe reso davvero di prim'ordine la potenza di fuoco del cavalluccio. Alle spalle del tridente titolare (sulla carta), giovani molto interessanti come Meza Colli, Tibor Cica, Livaja, Rennella e lo stesso Malonga (la cui esplosione dipende forse molto più da fattori psicologici e di abnegazione); da non dimenticare poi Bogdani, vecchietto terribile che ha tenuto a galla la pre-season romagnola. Il quadro finale del mercato bianconero, insomma, è più che positivo, e sulla carta meriterebbe un buon 7,5. Impossibile non notare, tuttavia, la forte trazione anteriore della squadra, sia per quantità che per qualità. Starà a Giampaolo (primo grande acquisto di Campedelli) riuscire a gestire una rosa affollata davanti e un po' meno abbondante dietro, che mira con dichiarata ispirazione iberica a fare più punti possibili divertendo il pubblico... possibilmente senza provocare mal di schiena al buon Antonioli.
Acquisti: Mutu (Fiorentina), Rennella (Grasshoppers), Rossi (Bari), Comotto (Fiorentina), Eder (Brescia), Gilnics (Athletic), Candreva (Udinese), Guana (Palermo), Martinho (Catania), Martinez (Juventus), Djokovic (Monza), Livaja (Hajduk Spalato), Ghezzal (Bari).
Cessioni: Jimenez (Al Alhi), Felipe (Fiorentina), Santon (Inter), Dellafiore (Palermo), Caserta (Atalanta), Pellegrino (Colon), Budan (Palermo), Rosina (Zenit), Sammarco (Sampdoria), Fatic (Chievo), Gorobsov (Torino), Appiah, De Feudis (Torino), Sammarco (Chievo), Giaccherini (Juventus).
All. GIAMPAOLO