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  • Cesenamania:| A presto, serie A!

    Cesenamania:| A presto, serie A!

    E adesso, come e forse più di ieri, diventa d'obbligo guardare avanti. Dopo lo 0-2 interno contro il Siena si chiude, magari non in modo ufficiale ma del tutto ragionevolmente, l'avventura del Cesena in serie A. Rabbia, disillusione, frustrazione sono i sentimenti più gettonati da queste parti per la fine di quella che ad agosto pareva una piccola favola ma che fin da subito ha assunto i tratti di un incubo. Il Cesena abbandona suo malgrado la serie A dopo due stagioni che hanno insegnato molto, moltissimo, ad una città che per quasi un ventennio aveva navigato le sole acque di seconda e terza serie. Dal restyling del 'Manuzzi' alla vetrina mediatica, dall'erba sintetica agli skybox, in questi anni è cambiato tanto in Romagna: una sorta di piccola rivoluzione per un ambiente che da sempre si limitava a fare un calcio 'operaio'. 

    E al di là della romagnolissima diffidenza verso certe novità, è innegabile constatare che oggi Cesena è una realtà importante del calcio, al di là dell'annata sciagurata, al di là degli errori, al di là delle problematiche ancora da risolvere. Con queste convinzioni, oggi, il cavalluccio guarda al futuro, che riserva un palcoscenico di minor prestigio ma che dovrà essere aggredito con la voglia e soprattutto con la necessaria programmazione per poter tornare in massima serie con l'imperativo di costruire qualcosa di importante e duraturo. Senza alcun dubbio il primo che dagli errori del presente è pronto a gettare le basi di un più fortunato futuro è il presidente Campedelli, che nel Cesena vede da sempre non solo una squadra di calcio ma un'espressione del territorio e della romagnolità; esattamente ciò che non è riuscito in questa stagione.

    La bella casa bianconera che stava prendendo forma in massima serie è caduta a pezzi. Ora resta da capire quali siano stati i cedimenti strutturali di un progetto che aveva puntato in alto al punto di non reggere e sgretolarsi già a 11 giornate dalla fine. Una volta individuati gli errori, questa è la certezza, i lavori per costruire un grande Cesena riprenderanno a pieno regime. Non ci saranno più Milan, Juventus e Inter, ma si riscopriranno il derby di Modena, la rivalità con Livorno e le nuove realtà emergenti. Esperienze che magari non entusiasmeranno i più, ma che serviranno a ritrovare quella passione imprescindibile per le fondamenta di un nuovo e ancor più ambizioso progetto, che dovrà passare anche dal potenziamento di un settore giovanile in flessione. Un progetto che inizia qui, oggi e con la determinazione di rendere la stagione 2011/2012 solo un brutto ma costruttivo ricordo.

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