COME LA NAZIONALE ha il ‘club Italia’, il Cesena appena arrivato nel ritiro di Acquapartita ha aperto il suo villaggio. Inaugurato ieri con tanto di taglio del nastro del presidente Igor Campedelli e dei rappresentanti delle istituzioni e realtà locali, il ‘Cesena Village’ ha subito iniziato ad accogliere i tifosi che vogliono seguire loro beniamini.
Arrivando nella località turistica nel verde dell’Alto Savio si trova prima di tutto un clima fresco, lontano dal bollore della città. Per divertire poi il pubblico, al di là dell’assistere agli allenamenti, vengono organizzati (in collaborazione con la Pro Loco) passeggiate a cavallo, serate di cinema e concerti e tante attività per fare sport e movimento. Già ieri sera un gruppetto di ragazze si è presentato all’«isolotto del benessere», una piccola penisola che si proietta sul laghetto, per le lezioni di spinning. Poco distante è stata montata una pedana di 400 metri quadrati in cui ballare con gli istruttori di Cesena Danze, insieme a una zona di gonfiabili in cui fare giocare i bambini.

ATTORNO AL LAGO sono stati allestiti gli stand degli sponsor: Adidas, Cesena Store, Eurostrada, Sar Elettronica, Starbene, Tomidei, Volvo, Rosata, oltre a quelli di Pro Loco e Centro Coordinamento, che fanno da cornice al palco degli spettacoli. Mel piazzale del laghetto c’è anche il ‘Cesena box’: all’interno di questo stand è posizionato un computer con una webcam in cui registrare un video messaggio. I più belli verranno raccolti sul sito web del Cesena e trasmessi dal programma creato ad hoc da Teleromagna per raccontare il ritiro.
Vicino poi al campo di allenamento, ristrutturato e dotato fra l’altro di un’area vip, sorge la zona ristoro, dove bere una bibita o una birra in compagnia; specialità romagnole e pesce fritto sono i piatti forti, ma chi cerca un alternativa può trovare in paese qualche ristorante in cui, assicurano dal marketing, verrà proposto uno sconto particolare per i tifosi bianconeri.

ALLA FINE della prima giornata del Cesena Village, il patron Igor Campedelli ha preso la parola per spiegare come sia nata l’idea di scegliere Acquapartita come sede del ritiro: «Qualche tempo fa Tonino Batani (il proprietario dell’Hotel Miramonti che ospita i bianconeri, ndr) mi invitò a portare qui la squadra — il suo racconto — e quindi sono venuto quassù a vedere com’era la situazione. In un primo momento ho detto no, perché il campo e le strutture non erano adeguate. Poi però abbiamo organizzato qualche cena con Bulbi e il sindaco Lorenzo Spignoli e abbiamo deciso di provarci. E’ stato un mezzo miracolo allestire tutto nel giro di un paio di settimane, ma ci tenevamo troppo a portare la squadra vicino a casa. Da quello che doveva essere un semplice allargamento del campo — ha concluso — abbiamo creato uno dei ritiri più belli e organizzati della serie A».

IERI dunque i primi allenamenti. Agli ordini di Giampaolo. c’era anche Emanuele Giaccherini, rientrato dopo il permesso chiesto per sabato, mentre all’appello manca ancora Martins Eder: il brasiliano si sta trattenendo in Brasile per motivi burocratici e dovrebbe raggiungere comunque i compagni in settimana.