Cesena, Caserta:|'Dobbiamo usare la testa'
E’ arrivato da Bergamo questa estate assieme a Pellegrino, nella trattativa che ha portato la proprietà di Matias Ezequiel Schelotto tutta nelle mani degli orobici. Fabio Caserta poi però, dopo i primi calci in ritiro a Malles, si è infortunato e da due mesi non porta granché di suo alla causa del Cesena.
"In effetti è stata un po’ lunga, ma adesso sto bene, direi che sono completamente recuperato anche se, naturalmente — confida il centrocampista —, non sono ancora al meglio. Mi manca la partita, è quella che ti dà il ritmo".
Vista per adesso da fuori e con gli anni di esperienza che lei si porta dietro, cosa ne pensa della situazione del Cesena?
"Sapevamo che la serie A è difficile, inutile illudersi che si potesse continuare senza problemi. Ci siamo galvanizzati dopo la partenza a razzo, ora dobbiamo essere bravi a reagire soprattutto sul piano psicologico. Guai abbattersi per qualche risultato negativo, arriveranno momenti migliori e torneranno anche periodi delicati come l’attuale. In questo momento serve grande amalgama fra tutte le componenti del Cesena".
Servirà anche una parola determinata da parte dei senatori dello spogliatoio come Colucci, Antonioli e lei...
"Naturale che stiamo dando una mano, soprattutto nei confronti dei ragazzi giovani e più inesperti. Il messaggio è che per uscire da questo periodo occorre remare tutti dalla stessa parte, grazie anche al contributo del nostro pubblico. E’ il primo anno che sono qua e mi hanno sempre detto che questo pubblico è stato decisivo a sostegno della squadra".
Colucci è stato chiaro quando ha chiesto maggior determinazione in campo. Ne ha vista poca anche lei nelle ultime gare?
"Condivido quanto detto dal nostro capitano, che però non deve essere frainteso. Non ce l’aveva con nessuno, ha teso a ribadire che se non siamo in dieci a difendere e ad attaccare, come abbiamo fatto chiaramente con il Milan, facciamo fatica".
La verifica di ciò si avrà domenica al ‘Manuzzi’ contro il Parma, un’altra squadra non particolarmente brillante, sinora, un po’ com’era l’Udinese...
"Il Parma è una buonissima squadra, comunque, e soprattutto in attacco dove conta su ottime individualità. Teniamo presente poi che gli emiliani hanno conquistato finora meno di quello che avrebbero meritato per le loro potenzialità. Ad ogni modo sono convinto che se li affronteremo come abbiamo fatto con gli avversari incontrati nelle prime partite, allora otterremo un risultato positivo".
Quindi il suo messaggio?
"Stiamo tranquilli — termina Caserta — e lavoriamo a testa bassa, incuranti di ciò che è successo nelle ultime tre gare. Da domenica riparte un altro campionato, cerchiamo di renderlo meno altalenante. Servirà tanta aggressività e concentrazione: la squadra ha visto che in serie A ti puniscono alla prima occasione. E chissà — non si nasconde dietro a un falso pudore sportivo, lui che è un veterano — che non arrivi anche qualche errore arbitrale a nostro favore. Ce lo meriteremo dopo quanto è successo".