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    Cerci addio? Giovinco direbbe sì al Toro

    Cerci addio? Giovinco direbbe sì al Toro

    Coccolando l'Henry di Valmontone, pensando alla Formica Atomica. Urbano Cairo non toglie Cerci dal mercato, e fa capire che la giornata di oggi sarà decisiva per il futuro del suo top-player; ormai manca davvero pochissimo alla chiusura del calciomercato, e con il passare dei giorni crescono le speranze della tifoseria granata per una permanenza del proprio beniamino, anche se le mancate convocazioni da parte di Giampiero Ventura, l'ultima ieri contro l' RNK Split, la prossima - chissà - domani per l'Inter, farebbero pensare il contrario.

    Già, Ventura; se il suo figlioccio calcistico dovesse separarsi da lui, che ne fece deflagrare l'enorme talento prima di riabbracciarlo in granata e farglielo ritrovare con la continuità che era mancata a Firenze fra lampi accecanti e pause irritanti, certo non sarebbe felice. Ma saprebbe chi ne potrebbe fare le veci, anche se con caratteristiche diverse; "Senza Cerci cambieremmo completamente il nostro modo di giocare", ha detto più volte il tecnico genovese, e questo sarebbe vero specialmente se il numero 11 fosse rimpiazzato da un centravanti di peso, sul genere di Duvan Zapata

    Ma c'è anche la possibilità che al suo posto arrivi un altro elemento di tecnica, rapidità e fantasia proprio come l'esterno della Nazionale. A Ventura piaceva molto Ruben Botta, per esempio, ormai sfumato; ma, su tutti, l'esperto allenatore torinista stima Sebastian Giovinco.

    Il tempo rimanente è davvero poco perchè si pensi di poter imbastire una trattativa non semplice con la Juventus, pur se ci sono due elementi che spingerebbero il piccolo trequartista in granata. Il primo è lo stesso Mister del Torino, come detto; il secondo è proprio la volontà del giocatore. Chi è in confidenza con lui e in questi giorni può parlargli, bucando il suo ormai lungo silenzio pubblico, scopre un giocatore che – senza mezzi termini – vuole andare via: non è contento, non è soddisfatto, non si sente appagato, non si sente stimato per quanto crede di valere. E non avrebbe problemi (anzi!) a passare sull'altra sponda del Po. Se Cairo dovesse puntarci, chiederebbe un prestito oneroso con diritto di riscatto; sarà difficile che le società trovino un accordo tanto rapidamente, ma la volontà del giocatore ha il suo peso, e quella di Ventura pure.

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