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    Uefa, Ceferin rieletto: 'Superlega come il lupo di Cappuccetto Rosso. Il merito sportivo non si compra'

    Uefa, Ceferin rieletto: 'Superlega come il lupo di Cappuccetto Rosso. Il merito sportivo non si compra'

    Il presidente della Uefa, Aleksander Ceferin ha preso parola dal palco del congresso annuale della Federcalcio Europea in cui è stato ufficialmente rieletto come presidente per il suo terzo mandato (LEGGI QUI) tracciando i progetti presenti e futuri dell'organismo che governa il mondo del pallone nel nostro continente. Inevitabile e immancabile l'ennesima stoccata verso il progetto della Superlega, tuttora promosso da Juve, Barcellona e Real Madrid e da sempre osteggiato dal numero 1 sloveno.

    TENTATIVI DI SOVVERTIRE IL MODELLO EUROPEO - “Il calcio europeo ha una storia unica di successo, è già globale a livello mondiale. Ci sono tentativi di creare nuovi modelli ma che andavano in conflitto con il modello europeo (la Superlega ndr.). Il nostro modello è basato su merito sportivo e non può essere acquistato ma solo guadagnato dentro e fuori dal campo".

    BENE DI TANTI - "Il calcio  appartiene a chi ama questo magnifico gioco. Non dobbiamo dimenticarci che il nostro compito è di far prevalere il bene pubblico agli interessi di pochi privilegiati".

    PERSONAGGIO DI CAPPUCCETTO ROSSO - "Non entrerò nei dettagli del piano portato avanti dai tre club (Juve, Real Madrid e Barcellona ndr). Nello spazio di pochi mesi la Superlega si è trasformata in un personaggio di Cappuccetto rosso, un lupo vestito da nonna che ti vuole mangiare".

    NON INGANNA NESSUNO - "Nessuno però credo sia più ingannato da questo progetto. Dobbiamo mettere fine al mito che la privatizzazione del calcio sia inevitabile".

    LEGHE NAZIONALI - "Le leghe domestiche devono essere le fondamenta del calcio, sono la roccia su cui si basa il nostro modello. E sono grato ai governi dei Paesi europei che si sono schierati a favore del modello europeo".

    PROTEGGIAMO IL GIOCO - "Non dobbiamo dimenticarci che il calcio esisteva prima di noi ed esisterà dopo, ma finora che siamo qui dobbiamo fare tutto quello che è possibile per proteggere questo gioco. È il nostro obiettivo, abbiamo l’obbligo di farlo”.  

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