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    Ceferin: 'La Superlega? Ormai esiste solo per soddisfare l'ego di qualcuno. E i tifosi italiani...'

    Ceferin: 'La Superlega? Ormai esiste solo per soddisfare l'ego di qualcuno. E i tifosi italiani...'

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    La Superlega è un progetto morto che sopravvive soltanto per soddisfare l'ego di qualcuno. I tifosi italiani, al pari di quelli spagnoli e a differenza di quelli inglesi, se ne sono infischiati di vedere scappare tre dei loro club in un campionato d'élite abbandonando il campionato nazionale. E la Serie A è un torneo più equilibrato di altri ma soffre di debolezza finanziaria. Sono alcune delle dichiarazioni rilasciate dal presidente dell'Uefa, Aleksander Ćeferin, nel corso di un'intervista rilasciata alla testata croata Sportske Novosti, a margine di un'amichevole di solidarietà giocata ieri allo stadio Poljud di Spalato fra l'Hajduk e lo Shaktar Donetsk. La gara si è conclusa sul 3-3 e è servita a ricordare che c'è un campionato fermo a causa della guerra in corso, quello ucraino. E che i club di questo campionato rimangono in un limbo al pari della nazionale, che deve ancora giocare il play off per la qualificazione a Qatar 2022.

    Proprio dalla situazione del calcio ucraino il capo del calcio europeo ha voluto prendere le mosse. Affermando che si augura di vedere portare a termine il campionato nazionale, nonostante si renda conto delle difficoltà, a partire dalle sedi di gara. Che non possono essere in territorio ucraino. Ćeferin non ha invece lasciato spiragli alla possibilità che i club russi vengano riammessi alle competizioni europee.

    Una parte dell'intervista è stata dedicata alla fede calcistica del presidente Uefa, Che nonostante la nazionalità slovena ha dichiarato di essere tifoso proprio dell'Hajduk. Una passione calcistica che risale all'epoca in cui Slovenia e Croazia erano parte di un paese chiamato Jugoslavia, e che sopravvive ai mutamenti geopolitici. Ma un'intervista col capo del calcio continentale non poteva non comprendere il tema della Superlega. Che a poco più di un anno dal fallito golpe tentato dai 12 club congiurati continua a essere oggetto di polemica. “È morta. Chi si ostina a tenerla in vita lo fa soltanto per soddisfare il proprio ego, ma ormai è una cosa irrealizzabile”. Un'opinione secca, quasi sprezzante. E sul tema della Superlega il presidente Uefa è tornato subito dopo, quando è stato chiamato a commentare il livello competitivo dei principali campionati europei. Rispondendo sulla mancanza di competizione per la vittoria finale in Bundelsiga e Ligue 1, ha giudicato buono l'equilibrio in Premier e quanto all'Italia “c'è più competizione, ma non sono forti in termini finanziari”.

    E ricollegandosi a quest'ultimo tema Ćeferin ha dato un giudizio secco sulle tifoserie italiane e spagnole: “La Premier League ha la più grande tradizione, i tifosi sono diversi che in Italia. Quando c'è stato il conflitto sulla Superlega i tifosi inglesi ci hanno aiutato a fare fallire il progetto. Invece i tifosi italiani e spagnoli non hanno fatto nulla”.

    Ultimo pensierino sull'ipotesi di Final Four in Champions League. Una formula che il presidente Uefa giudica emozionante, ma che porta a sacrificare alcune partite e dunque le possibilità d'incasso per i club. E tra lo spettacolo e la convenienza economica vince sempre la seconda.

    @pippoevai

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