AFP via Getty Images
Ceferin: 'Final Four Champions dal 2025, si può. Superlega? Aperto al dialogo con Juve, Barça e Real, ma ricevo cause giudiziarie senza senso...'
INTESA CON LA CONMEBOL - Ceferin poi coinvolge la Conmebol nel rifiuto al Mondiale biennale: "C'è un memorandum d'intesa, ma non si tratta di una risposta al Mondiale biennale. Nel congresso Fifa, Europa e Sudamerica hanno insieme 65 voti, che non sono sufficienti, ma Uefa e Conmebol hanno dichiarato con chiarezza che non parteciperanno mai a una Coppa del mondo ogni due anni. E un Mondiale senza Europa e Sudamerica non è un vero Mondiale. Inoltre abbiamo avuto chiamate telefoniche da altre confederazioni continentali e da singole federazioni nazionali contrarie alla cadenza biennale, perciò non so se si andrebbe avanti comunque. Spero che prevalga il buonsenso: usare il voto sarebbe una forzatura a scopi populistici contro i tifosi, l'opinione pubblica, le autorità sportive, l'Unione europea stessa".
FINAL FOUR CHAMPIONS LEAGUE - Ceferin poi parla del moltiplicarsi delle competizioni per club: "Alla gente piace sempre di più guardare il calcio, anche se è vero che i palinsesti con tante partite spostano l'attenzione dai campionati nazionali più piccoli visti dal vivo alla tv, però la Conference League è un successo e permette a squadre poco conosciute di giocare nelle coppe europee e di incassare più soldi, autofinanziandosi". Il presidente della Uefa conferma anche il cambio di format della Champions dal 2024 e non esclude le Final Four dopo la stagione 2024-25: "Non c'è alcuna decisione, è presto. Io sono convinto che sarebbe un grande evento, ne ho parlato con alcuni club e col presidente dell'Eca Al Khelaifi. Ci sarebbe da risolvere il problema dei mancati introiti delle partite casalinghe delle semifinali, che però possono essere compensati dai maggiori ricavi della Final Four".
SUPERLEGA - Capitolo Superlega, Ceferin torna sull'argomento: "Credo che la spinta sia partita, nel 2019, dalle discussioni sul nuovo format della Champions. Lì alcuni club hanno iniziato a lavorare seriamente sulla Superlega, ne hanno discusso tre anni prima dello strappo e l'hanno preparato mentre ci stringevano la mano. Il famoso 19 aprile 2021? Ricordo due giorni particolarmente stressanti, al telefono dalle sette del mattino a mezzanotte. Loro contavano sul fatto che dodici club si staccassero e che gli altri poi li avrebbero seguiti, ma è durato tutto quarantott'ore".
'APERTO AL DIALOGO CON JUVE, BARCELLONA E REAL' - Gli strascichi legali con Juventus, Barcellona e Real Madrid persistono e il rapporto con Agnelli, Laporta e Perez è compromesso, ma Ceferin tende una mano: "Non li ho più sentiti, ma non ho problemi con i tre club, che hanno grande tradizione e che rispetto. Se dovessero chiedere un incontro, mi siederei a parlare con loro, per il bene del calcio. Però continuo a ricevere cause giudiziarie senza senso. La Corte di giustizia europea non si è ancora pronunciata, tutti i governi dell'Ue ci sostengono e così la Commissione europea, il Parlamento europeo, il governo britannico. Non posso dire che cosa succederà tra venti, trenta o quarant'anni, ma di sicuro nei prossimi dieci anni non ci potrà essere alcuna Superlega, perché nessuno la vuole tranne chi pensa che il calcio sia solo questione di soldi".
MERCATO - Infine, una chiusura sul mercato da calmierare: "La legislazione dell'Ue sulla concorrenza non consente un tetto salariale fisso, ma è chiaro che con gli stipendi si è andati troppo oltre e che la crisi per la pandemia ha reso la situazione ancora più insostenibile. Sul mercato dei trasferimenti è ormai necessario un calmiere".